Chiara la dichiarazione di Donald Trump durante la conferenza stampa che ieri si è tenuta presso la Casa Bianca: quella da Coronavirus è un'emergenza nazionale anche negli Stati Uniti. Ai giornalisti presenti, il Presidente ha dato per certo che "gli Usa sconfiggeranno la minaccia del Coronavirus". Cinquanta miliardi di dollari lo stanziamento promesso da Donald Trump per far fronte all'epidemia che oramai rischia di dilagare anche oltreoceano, costringendo la Casa Bianca ad attuare un protocollo simile a quello già in atto in Europa ed Asia.

D'ora in poi verrà così garantito un numero maggiore di posti letto; il ministro della salute Alex Azar, avrà infatti maggior libertà nel bypassare le leggi federali in materia per trattare più velocemente i malati di Covid-19, in un paese, quello degli Stati Uniti, dove ad oggi i casi accertati da Coronavirus hanno superato i 1900, con almeno 41 decessi.

"Saranno dati agli Stati, territori e località impegnati nella lotta condivisa alla malattia i 50 miliardi di dollari", ha riferito Donald Trump; "Abbiamo stretto le collaborazioni con i privati per ampliare i centri per fare i tamponi per il Covid-19. Vogliamo che facciano i test solo chi ha bisogno ma stiamo lavorando per far in modo che si possano fare senza scendere dall'auto", un progetto questo che vedrebbe anche la cooperazione di Google fra le aziende coinvolte. "Vogliamo essere in grado di fare 5 milioni di test, se necessario, entro il mese, ma non credo lo sarà".

Si impenna Wall Street, Lunedì G7 straordinario

Ottima la risposta delle Borse. Sia il Nasdaq che il Dow Jones che il S&P 500 hanno chiuso infatti rispettivamente con i 9.34 , 9.30 e 9.18 punti percentuali.

Una dichiarazione, quella fatta da Donald Trump alla stampa riunita alla Casa Bianca, che arriva a due giorni dal G7 straordinario che i leader mondiali terranno in videoconferenza lunedì, al fine di accordarsi reciprocamente per un risposta coordinata nella lotta all'oramai pandemia da Coronavirus. "Otto settimane critiche", quelle preannunciante dal presidente degli Stati Uniti, il quale ha anche promesso la sospensione del pagamento degli interessi sui prestiti agli studenti americani e imposto ulteriori restrizioni ai voli verso altri paesi, Regno Unito compreso.

Coronavirus: aumentano contagi a New York

Nella grande Mela la situazione peggiore. In 24 ore infatti i casi accertati da Coronavirus sono raddoppiati raggiungendo il centinaio, ma con 1800 persone in quarantena volontaria, ed oltre 300 i casi registrati all'interno dello stato di New York. Lo scenario peggiore per la metropoli simbolo d'America è quella di un lockdow, una cioè completa paralisi di scuole, negozi ed uffici, oltre a quella già imposta riguardante musei, teatri ed arene con assembramenti superiori alle 500 persone.