L'11 marzo 2020 il Governo ha emanato un decreto che 'blinda' l'Italia. Da quel momento sono state chiuse tutte le attività commerciali, fatta eccezione per quelle che vendono generi alimentari e beni di prima necessità. Tutti gli italiani hanno dunque l'obbligo di rimane in casa il più possibile, salvo che per 'comprovate esigenze lavorative', fare la spesa, recarsi in farmacia o per altre situazioni di emergenza. Nel momento in cui viene effettuato uno spostamento il cittadino ha il dovere di portare con sé un'autocertificazione compilata e firmata, pena la possibilità di andare incontro a denuncia.

Nuova autocertificazione: cosa cambia?

Oggi 17 marzo tale modulo di autocertificazione ha subito una modifica: il Ministero dell'Interno ha così messo a disposizione sul proprio sito il pdf per poterlo nuovamente scaricare.

Ciò che è cambiato nella nuova autocertificazione è l'aggiunta di una quinta voce alle quattro già preesistenti. Chiunque si sposti sul territorio deve giustificare questo movimento con il nuovo documento di autocertificazione, specificando di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere positivo al virus Covid-19.

La nuova autocertificazione, come prima, dovrà essere compilata, firmata e tenuta con sé durante ogni spostamento. In più, al momento del controllo da parte delle forze dell'ordine, dovrà essere controfirmata da quest'ultimi. 'In base al nuovo modello l’operatore di polizia dovrà controfirmare l’autodichiarazione, previo accertamento dell'identità del dichiarante.

Il cittadino viene quindi esonerato dal dovere di allegare fotocopie di documenti', ha spiegato Luciana Lamorgese, Ministra degli Interni.

Il modulo può essere sempre lo stesso se si effettua un percorso ripetuto come quello casa-lavoro, non è quindi necessario stamparne uno ogni giorno. Se per qualsiasi ragione non si ha la possibilità di stampare la nuova autocertificazione, o ci si dimentica di farlo, si può rilasciare al momento del controllo una dichiarazione verbale che verrà trascritta e successivamente verificata.

Divieto di uscita per chi è positivo al Coronavirus

Questa addizione al documento determina quindi il divieto assoluto di mettere piede fuori dalla propria casa se si è stati messi in isolamento. Il provvedimento nasce dal fatto che molte persone sono state trovate a spasso violando la quarantena, un comportamento che può essere punito con 12 anni di carcere.

Le regole valgono per tutti e chi non le rispetta rischia di essere accusato di concorso colposo in epidemia. Le persone denunciate fino ad oggi sono 27.500, oltre 1.100 esercizi commerciali sono andati incontro alla stessa sorte per non aver chiuso o fatto rispettare le distanze di sicurezza.