Poche ore fa in una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook, Attilio Fontana - il presidente della Regione Lombardia - ha fatto il punto sulla situazione Coronavirus. La Lombardia rimane la regione italiana con il maggior numero di contagi, al momento oltre 16.000 e gli ospedali sono in seria difficoltà. Fontana si è appellato al personale sanitario che non esercita più o che esercita presso complessi privati, chiedendo di compiere questa missione per il nostro Paese. Inoltre ha nuovamente ribadito, ma questa volta alzando un po' i toni, di rimane a casa altrimenti gli ospedali non saranno più in grado di curare gli ammalati.
Fontana: 'Ci serve personale qualificato'
Il presidente Fontana ha lanciato un appello a tutti i medici e gli infermieri andati in pensione negli ultimi due anni o che svolgono la loro attività in strutture private: "Mettetevi a disposizione del nostro sistema sanitario per darci una mano in questi giorni. Attraverso la disponibilità di questi professioni e la successiva collaborazione potremmo dare delle risposte più importanti e realizzare quei progetti di cui abbiamo parlato in questi giorni".
E continua: "Adesso dobbiamo pensare ai nostri medici e infermieri. Abbiamo bisogno di personale qualificato. In un momento così delicato e di necessità per il nostro paese, sono convinto che chi ha svolto il ruolo di operatore sanitario debba sentire il dovere di mettersi nuovamente a disposizione della sanità".
A questo proposito, chiunque volesse candidarsi può scrivere un'e-mail al seguente indirizzo: Perlalombardia@regione.lombardia.it.
'Stiamo lavorando per il nuovo ospedale'
"Stiamo lavorando intensamente sulla costruzione del nuovo ospedale. Stiamo apportando modifiche progettuali, al fine di far coesistere le esigenze strutturali con quelle sanitarie.
Il lavoro procede bene e la speranza è di riuscire ad arrivare molto presto alla sua realizzazione. Ciò non toglie, ribadisco, che stiamo continuando a rinforzare anche le rianimazioni dei singoli ospedali. I respiratori del nuovo ospedale non andranno sottratti ai respiratori già previsti per i vecchi ospedali", sottolinea.
'State a casa o non riusciremo a curare chi si ammala'
Il presidente della Regione Lombardia ribadisce per l'ennesima volta: "Amici, ve lo sto dicendo in tono educato, ma se non capite con le buone dovrò dirvelo con più aggressività. Non dovete uscire. Dovete stare a casa. Purtroppo i numeri del contagio non diminuiscono, anzi continuano ad essere alti. Fra poco non saremo più in grado di dare una risposta a chi si ammala. Vi stiamo chiedendo un sacrificio per salvare delle vite umane. Se uscite di casa è un rischio per voi e per gli altri. Se dovesse andare avanti così chiederemo al Governo provvedimenti più rigorosi".