A Bergamo, Yaye ha perso la vita a soli 31 anni. La donna, residente a Pontida, aspettava un bambino. La tragedia ha colpito tutta la comunità, che si è stretta al dolore dei suoi cari. Yaye, proprio in questi giorni, avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno. Lascia un bimbo di due anni. Il decesso di Yaye fa riflettere sull'andamento della pandemia. Non solo anziani, quindi, ma anche giovani e in buona salute. Basti pensare ad un altro caso nella bergamasca, quello del 36enne Emiliano Perani, che ha sconvolto tutta Casnigo.
Covid-19, Yaye di Bergamo è la vittima più giovane
Giunge una notizia drammatica dal Corriere di Bergamo. La giovane Yaye, amatissima nella comunità di Pontida, ha perso la vita nella nottata tra il 21 e il 22 marzo. Il dolore è doppio, visto che la 31enne aspettava un bambino. A parlare è stato il fratello Omar al Corriere di Bergamo. Il fratello della vittima ha raccontato che Yaye accusava tutti i sintomi tipici del Coronavirus, dunque febbre e tosse, sebbene in maniera lieve, almeno inizialmente. Dopo una settimana circa però, la situazione è precipitata. Yaye è stata trasportata al pronto soccorso in regime d'urgenza, visto che nella notte i sintomi sono notevolmente peggiorati, tanto da farle perdere conoscenza.
La giovane è spirata poco dopo.
Luca Lorini del Papa Giovanni XXIII: 'C'è fetta di popolazione molto giovane'
A intervenire sulla drammatica vicenda è stato Luca Lorini, a capo del dipartimento di Emergenza del Papa Giovanni XXIII. Pare che non ci siano solo anziani a perdere la vita per il Coronavirus, ma anche pazienti molto più giovani e in buona salute.
Lorini precisa che i ricoveri di pazienti di giovane età si sono verificati perlopiù nel mese di marzo. Le ipotesi sono essenzialmente due. La prima è che i giovani abbiano tentato di 'resistere' ai sintomi per lungo tempo, chiamando i soccorsi e rendendo indispensabile il ricovero solo quando ormai le condizioni erano inevitabilmente compromesse.
La seconda possibilità, precisa Lorini, è che in alcuni soggetti, anche giovani, il Covid-19 si manifesti in modo più cruento, innescando paradossalmente una reazione iper-immune, con conseguenze più serie del semplice sviluppo del virus stesso. Stando alle prime ipotesi, sembra che nella popolazione giovane, precisa Lorini, il Coronavirus risparmi altri organi per concentrare la sua carica virulenta sui polmoni. Tuttavia, essendo un virus ancora sconosciuto, c'è ancora molto da imparare per studiare una terapia adeguata.
Yaye lascia anche un bambino di due anni
La giovane vittima, morta a causa del Coronavirus a Bergamo, era anche madre di un bimbo di due anni, oltre ad essere incinta. La comunità si stringe al dolore dei suoi cari e piange l'ennesima vittima del Coronavirus nella bergamasca, una delle zone più colpite dal virus del nostro Paese.