Il nuovo Coronavirus ormai è un problema sanitario di portata globale e per questo l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) sta tenendo sotto costante controllo la situazione. Nel frattempo stanno proseguendo gli studi in tutto il mondo in modo da poter conoscere più da vicino il patogeno in questione. Secondo una tesi dell'infettivologo David Heymann le goccioline emesse con tosse o starnuti da una persona possono viaggiare nell'aria anche fino a sei e otto metri di distanza, per cui possono raggiungere tranquillamente le altre persone. Se un soggetto è infetto dal Covid-19 rischia così di trasmettere il virus non solo a chi gli è vicino, ma anche a chi si trova leggermente più lontano.

Questa tesi, che l'OMS non scarta assolutamente, potrebbe far rivedere il criterio con la quale si indossano le mascherine. Fino ad ora, l'uso delle stesse era solo consigliato solo a chi aveva sintomi riconducibili al virus cinese, come ad esempio la tosse, ma ora potrebbe diventare obbligatorio per tutti.

Le microparticelle viaggerebbero per distanze più lunghe

Un'altra considerazione del dottor Heymann, ex direttore della stessa Organizzazione mondiale della sanità, ritiene che le microparticelle del Covid-19 possono viaggiare nell'aria anche per distanze più lunghe, ben superiori anche agli otto metri. Il professionista ha illustrato questa tesi davanti alle telecamere della Bbc, la tv nazionale inglese.

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos, anche un'altra ricerca statunitense, condotta dal professor Harvey Fineberg, ritiene che il virus possa essere trasmesso sia con le goccioline di droplet che attraverso una normale conversazione. "La ricerca attualmente disponibile sostiene la possibilità che il coronavirus possa essere diffuso tramite bioaerosol generato direttamente dall'espirazione dei pazienti" - questo è il pensiero di Fineberg.

Susanna Esposito: 'In Cina e Hong Kong tutti usano la mascherina'

Sulla vicenda è intervenuta anche Susanna Esposito, presidente di Waidid, una associazione mondiale che si occupa di malattie infettive e disturbi immunologici, la quale riferisce che in Cina e nella stessa provincia autonoma di Hong Kong la mascherina è usata praticamente da tutti.

Secondo la Esposito il suo utilizzo sarebbe ancora più utile una volta che sarà superato il picco e anche quando saranno allentate le misure restrittive. Attualmente la distanza di sicurezza raccomandata tra una persona e l'altra dalle autorità è di un metro, ma non è escluso che il tutto possa essere rivisto alla luce di questi nuovi studi. Un uso sistematico della mascherina da parte della maggior parte della popolazione mondiale potrebbe quindi essere utile per frenare la pandemia.