A quattro mesi di distanza la scomparsa di Lara Argento, accompagnatrice brasiliana 39enne residente a Pavia, è ancora avvolta nel mistero. Le ricerche lungo gli argini del Ticino, così come le analisi dei reperti rinvenuti, non hanno portato a nulla. Il fidanzato dell'accompagnatrice, Roberto Caruso, cameriere quarantenne, rimane l'unico indagato ma continua a dichiararsi estraneo ai fatti. Qualche giorno fa, anche la redazione di "Chi l'ha visto?", noto programma di Rai 3, è ritornato sul misterioso caso di Cronaca Nera.

Lara Argento è scomparsa la notte tra il 20 ed il 21 dicembre

Lara Argento (all'anagrafe Leandro Bercelos Dos Santos) ha fatto perdere le proprie tracce la notte tra venerdì 20 e sabato 21 dicembre. Intorno all'una ha lasciato la sua abitazione di via Piave, nella periferia nord di Pavia, dicendo al fidanzato Roberto, suo convivente da 3 anni, di dover uscire a comprare le sigarette. Lara, però, non è più rientrata e, nel corso delle indagini, si è scoperto che aveva un appuntamento con un cliente.

Come confermato dai tabulati telefonici Roberto, poco prima delle 4.30 del mattino, ha provato a videochiamare la compagna. La 39enne ha risposto, ma dopo pochi istanti, durante i quali - secondo l'uomo - si è sentito un litigio, la comunicazione si è interrotta e, da quel momento, il cellulare della escort è risultato irraggiungibile.

Il compagno di Lara Argento rimane l'unico indagato

Roberto Caruso, pur essendo preoccupato per la compagna, non ha sporto subito denuncia di scomparsa e si è recato al comando dei carabinieri solo nove giorni più tardi, in data 30 dicembre. L'uomo, incensurato, ha spiegato ai militari di essere stato bloccato a letto da una brutta influenza.

Tuttavia, come ha precisato anche il suo legale, l'avvocato Alessio Corna, Roberto avrebbe preferito "prendere tempo" in quanto Lara, irregolare sul territorio italiano, aveva avuto qualche guaio con la legge (reati legati alla prostituzione ed alla droga) e non era particolarmente affidabile. Già in passato, infatti, l'accompagnatrice, si era allontanata per qualche giorno da casa, senza dire nulla a nessuno.

Nel mese di gennaio, dopo alcuni accertamenti tecnici svolti nell'abitazione della coppia, Roberto è stato indagato dalla Procura per sequestro di persona. I Ris di Parma, infatti, durante un sopralluogo, avevano provveduto ad isolare alcune tracce di sangue ritenute sospette. Ora l'appartamento è stato dissequestrato, ma Caruso continua a rimanere indagato a piede libero. L'uomo, pur riconoscendo che la loro relazione non era semplice, ha sempre sostenuto di essere innamorato di Lara ed ha ammesso di essere a conoscenza del fatto che la Argento continuasse ad esercitare la professione di escort.

Lara Argento potrebbe essere morta

In questi mesi, nonostante le difficoltà dovute all'emergenza sanitaria, le ricerche di Lara Argento, affiancate ad un'attività di indagine investigativa, sono continuate.

A febbraio, in seguito ad una segnalazione, gli inquirenti si erano concentrati lungo il fiume Ticino e nel parco palustre di Lungavilla. Qui erano stati rinvenuti e repertati anche due giubbotti scuri. Ora, però, i risultati delle analisi hanno escluso che potessero appartenere alla donna di Pavia.

Un'amica dell'Argento, intervenuta alla trasmissione "Chi l'ha visto?" ha affermato che Lara potrebbe essere morta, magari uccisa da qualche malintenzionato che l'ha aggredita, e non ha escluso che il suo corpo si trovi proprio nel parco del Ticino. Secondo la donna, la 39enne, infatti, non aveva motivo né possibilità di scappare (era senza passaporto e senza soldi) e se fosse ancora viva, sarebbe ritornata da Roberto.