L'epidemia da Coronavirus sta mettendo a dura prova non solo le strutture sanitarie ma anche l'economia e le attività produttive. Questa mattina, lunedì 11 maggio, trecento imprenditori si sono ritrovati a Bari, in Piazza Libertà, per chiedere di trovare una soluzione alla crisi e per consegnare simbolicamente al sindaco Antonio Decaro i modelli F24 che si utilizzano per pagare le tasse.

I commercianti hanno manifestato pacificamente, rispettando il distanziamento sociale e non creando alcun tipo di assembramento. Le forze dell'ordine hanno controllato che tutto si svolgesse nel pieno rispetto delle regole.

Il sindaco ha ricevuto una delegazione a Palazzo di Città

La protesta è stata seguita dal sindaco Decaro. Al termine della manifestazione, una delegazione di commercianti è stata ricevuta in Comune per discutere sul da farsi. La testata giornalistica Bari Today ha raggiunto Mimmo Tarantini, presidente dell'associazione "La Formica", il quale ha detto che il primo cittadino barese ha ascoltato le esigenze dei rivenditori, informandoli che il Comune ha una disponibilità di circa 6 milioni di euro da investire nel piano "Open" volto al rilancio delle attività commerciali nel capoluogo pugliese durante la Fase 2.

Coloro che sono stati costretti a chiudere tra marzo e maggio riceveranno 1.500 euro a fondo perduto e, inoltre, verrà sancito lo stop al versamento delle tasse per questi ultimi tre mesi.

Decaro ha spiegato anche che, insieme al sindaco di Mantova, sta lavorando per ottenere un contributo sui tre mesi di affitti relativo al periodo di serrata forzata per l'emergenza sanitaria.

Michele Picaro (Lega): 'Governo pasticcione e confusionario'

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo della Lega al Comune di Bari, Michele Picaro, il quale ha partecipato alla manifestazione.

Il politico ha spiegato che in questo modo ha voluto dimostrare la propria vicinanza ai commercianti che sono chiamati a fronteggiare una serie di difficoltà economiche ed organizzative, anche a causa di un Governo che ha definito "pasticcione e confusionario" che non ha fornito alcun valido sostegno finanziario né delle precise linee guida per la ripartenza.

L'esponente del Carroccio auspica che l'Esecutivo possa dare il via libera al più presto alle riaperture, sempre ovviamente in piena sicurezza. Picaro, infatti, teme che ulteriori ritardi possano costringere diversi negozianti ad abbassare per sempre le saracinesche delle rispettive attività.