Aniello Carotenuto, guardia giurata di 45 anni residente a Bologna, ha perso la vita in un tragico incidente stradale a San Lazzaro. Secondo una prima ricostruzione, la sua auto ha investito un cinghiale che ha attraversato improvvisamente la strada. I soccorsi non hanno potuto rianimare l'uomo, deceduto sul colpo a causa del violento impatto. Il vigilantes lavorava insieme al fratello per l'istituto La Patria, dal 2018 ed era diretto ad Ozzano Emilia per prestare servizio.
Il ricordo dei colleghi: "Un amico e professionista preparato"
Il tragico incidente stradale è avvenuto in tarda serata il 7 maggio, intorno alle 22:00, sulla complanare a San Lazzaro di Savena, nel bolognese.
Aniello Carotenuto aveva appena iniziato il turno di notte ed era a bordo della sua auto di servizio, diretto verso un'azienda di Ozzano Emilia. L'uomo si stava recando a dare supporto ad un collega quando improvvisamente un cinghiale ha attraversato la carreggiata. Lo schianto è stato fatale e, all'arrivo dei soccorritori del 118 sulla complanare Sud in località Colunga, per la guardia giurata non c'è stato niente da fare. L'allarme è stato lanciato da alcuni automobilisti di passaggio.
Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che hanno trovato privo di vita anche il cinghiale di grossa taglia. La vittima prestava servizio da luglio 2018 presso l'Istituto di vigilanza "La Patria" che ha espresso il suo profondo dolore e la vicinanza alla famiglia del vigilantes.
"Un amico e un professionista preparato" lo ricordano i colleghi. Sui social centinaia di messaggi di cordoglio si sono susseguiti per manifestare affetto nei confronti di Aniello Carotenuto, da parte dei vigilantes e dei conoscenti. Un pensiero particolare è andato anche al fratello Pasquale che svolgeva il lavoro di Aniello presso lo stesso istituto.
Il problema della presenza dei cinghiali nella zona è stato denunciato anche dagli agricoltori
Si tratta del secondo episodio avvenuto in pochi giorni: anche in questo caso un'auto si era scontrata con un cinghiale, ma fortunatamente il guidatore era rimasto illeso. A causa delle restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, la caccia di selezione ai cinghiali è ferma e anche gli agricoltori temono gravi ripercussioni sul loro lavoro.
La Cia-Agricoltori ha denunciato i danni che la fauna selvatica potrebbe arrecare alle coltivazioni: "Devastano indisturbati le colture in pieno giorno". La virologa Ilaria Capua ha recentemente sottolineato anche il pericolo che gli ungulati potrebbero provocare agli allevamenti, attraverso la trasmissione di malattie infettive agli altri animali.