Oltre sette anni di violenze e abusi subiti da una ragazza minorenne hanno vissuto un primo epilogo nelle ultime ore con l'ufficializzazione di una condanna di dieci anni per madre e compagno di lei e di quattro anni per il padre naturale. Ad abusare della bambina sarebbe stato il patrigno con la complicità però della madre: per sfuggire alle ripetute violenze, stando a quanto emerso, la bambina si era così rifugiata a casa del padre naturale ma anche lui alla fine ne avrebbe abusato. Il fatto è accaduto a Lavagna, in provincia di La Spezia.

Dieci anni per madre e patrigno della ragazza

Quando iniziarono gli abusi la vittima aveva 12 anni: le violenze sarebbero andate avanti per anni, oltre il compimento della maggiore età della ragazza. La madre, complice del fidanzato che usava violenza sessuale sulla figliastra, segnava sul calendario i giorni nei quali sarebbero avvenuti gli atti di abuso. La pena inflitta in primo grado, come ricordato in apertura, è stata di dieci anni di carcere: è quanto deciso dal giudice per le indagini preliminari Fabrizio Garofalo lunedì 15 giugno. Una pena minore è stata assegnata al padre naturale dell'allora dodicenne: per lui la decisione del magistrato è stata di quattro anni per aver abusato della figlia che si era rifugiata da lui in cerca di aiuto.

La bambina si era rifugiata dal padre in cerca di aiuto, ma anche lui ne aveva abusato

Il Pm Federica Mariucci, durante la requisitoria, è stata durissima, evidenziando le prove inconfutabili a carico degli indagati. In discussione c'è stata la credibilità della ragazza, che è però risultata lucida, chiara e attendibile nonostante gli incubi che ha dovuto subire negli anni.

Agli atti è stata fatta presente anche la confessione di tutti gli abusi commessi da parte del patrigno, cosa che di per se rappresenta una prova evidentemente significativa sulla veridicità dei fatti.

I tre imputati, arrestati già un anno fa dalla Procura di Genova, per il momento sono in stato di libertà. Difesi dagli avvocati Alessandro Civitillo e Scipione Del Vecchio, torneranno in carcere solo se la sentenza verrà riconfermata dai giudici in appello e in terzo grado.

La sentenza dovrà essere confermata in secondo e terzo grado

La ragazza aveva raccontato la sua storia per la prima volta quando si trovava in ospedale, a Lavagna: "Vivevo con mamma e il suo fidanzato, nello Spezzino, avevo 12 anni quando il mio patrigno ha iniziato ad abusare di me" avrebbe dichiarato la vittima secondo quanto riportato dal Secolo XIX. I medici hanno così allertato le forze dell'ordine con le susseguenti indagini ad aver fatto emergere il quadro della vicenda.