La polizia di Nardò ha arrestato questa mattina 29 giugno, all'alba, due cittadini di Brindisi accusati di furto aggravato di prodotti ortofrutticoli. Secondo quanto riferiscono i media locali, i soggetti, che viaggiavano a bordo di un furgone Citroen Jamper, non si sarebbero fermati all'alt imposto dagli uomini in divisa. A questo punto alla volante non è rimasto altro da fare se non inseguire il mezzo. Tutto è avvenuto sulla strada provinciale 115 in direzione Nardò, nel leccese. Al termine dell'inseguimento, il furgone è stato costretto a fermarsi all'ingresso della cittadina leccese.

Trovati quintali di angurie rubate

I due che viaggiavano sul veicolo, S.C. di 52 anni e D.C. di 44 anni, sono stati subito identificati. Il furgone era di colore giallo. I militari hanno proceduto quindi a una perquisizione del veicolo, trovando all'interno 45 quintali di angurie che erano stati rubati poco prima in un campo agricolo della zona. Secondo quanto riferiscono fonti investigative, pare che la frutta fosse stata sottratta in un terreno situato in località Masseria Le Stazie, sempre vicino Nardò. Inoltre la polizia avrebbe trovato altri 20 quintali di angurie che erano state già recise e pronte per essere caricate sul furgone. Il mezzo è stato notato questa mattina intorno alle ore 4.

Secondo quanto scrive la testata giornalistica locale online Brindisi Report, i due brindisini sono soggetti già noti alle forze dell'ordine in quanto erano stati già denunciati lo scorso 17 maggio sempre per un episodio analogo. In quell'occasione S.C. e D.C. avrebbero reciso 50 quintali di angurie da un campo agricolo situato in contrada Castelli Sambiasi (Nardò).

Segnalati numerosi furti nelle campagne del Salento

In questo periodo sono stati molti i furti segnalati nelle campagne del Salento. Si tratta di un territorio vasto, che va da Porto Cesareo fino al confine con la provincia di Taranto, toccando anche cittadine come Leverano, nell'hinterland leccese. Gli agricoltori, oltre a subire i danni provocati dai furti, stanno facendo i conti anche con la crisi economica provocata dalla pandemia da nuovo coronavirus e con le intemperie.

Proprio la vastità del territorio interessato dagli illeciti rende difficile un controllo capillare dei terreni agricoli da parte delle forze dell'ordine. Le indagini sull'episodio di questa mattina sono coordinate dal vice questore Sabrina Manzone. La merce sottratta dai due brindisini è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Gli investigatori temono che possano esserci più soggetti in circolazione dediti a questo tipo di attività.