Nella giornata di domenica 19 luglio, è deceduta Giulia Maria Crespi, aveva 97 anni. La donna è stata la fondatrice e per molti anni la presidentessa del Fai (Fondo Ambiente Italiano). II consiglio direttivo di tale istituzione ha diffuso la notizia della sua scomparsa con una nota inviata alla stampa, esprimendo il cordoglio per la perdita di una donna che ha amato l'Arte e ha dedicato gran parte della sua vita a proteggere e valorizzare l'immenso patrimonio culturale italiano.

Crespi è stata un'imprenditrice nel campo editoriale

Nata a Merate (Lecco) il 6 giugno del 1923 da una storica famiglia lombarda di imprenditori tessili, è stata sposata due volte, prima con il conte Marco Paravicini, poi dopo essere rimasta vedova, nel 1965 si era unita in seconde nozze con l'architetto Guglielmo Mozzoni, morto nel 2014.

Negli anni Settanta, dopo la morte degli zii Mario e Vittorio Crespi, proprietari editoriali del Corriere della Sera insieme a suo padre Aldo, il quale era impedito nella gestione del giornale da una seria malattia, Giulia Maria aveva preso in mano la direzione dello storico quotidiano milanese. Nel 1972 aveva preso una decisione importante: licenziando l'allora direttore Giovanni Spadolini, nominando al suo posto Pietro Ottone. Poi ha cambiato anche la linea editoriale, spostandola "a sinistra", causando l'allontanamento di una delle firme storiche del giornale, ossia Indro Montanelli. Nel 1973 aveva poi deciso di lasciare la gestione editoriale, cedendo gran parte delle quote agli imprenditori Gianni Agnelli e Angelo Moratti, mentre nel 1974 aveva venduto il rimanente ad Andrea Rizzoli, per dedicarsi a un progetto culturale di ampio respiro.

Nel 1975 ha fondato il Fondo Ambiente Italiano

Il 1975 è stato un anno fondamentale nella sua vita: con Renato Bazzoni ha fondato il Fondo Ambiente Italiano, dando il suo importante contributo come presidentessa dall'anno di fondazione sino al 2009, poi dal 2010 assumendo la carica di presidente onorario. Sotto di lei hanno avuto risalto delle figure di straordinario spessore intellettuale quali Marco Magnifico, Ilaria Borletti Buitoni, Angelo Maramai e l'archeologo Andrea Carandini.

La struttura operativa da lei creata nel corso degli anni è stata basata sull'impegno volontario di tanti appassionati del patrimonio artistico del paese, inventando un sistema di salvaguardia chiamato "I Luoghi del Cuore", un modo indiretto di adottare un bene archeologico da salvare, ristrutturare e mettere a disposizione del grande pubblico.

Nel suo impegno ha messo in evidenza l'attenzione nella cura e nella salute della terra come fondamento essenziale per la tutela dell'essere umano nella sua interezza.

Nel 2003 il Presidente della Repubblica l'aveva insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito, e nel 2009 ha ricevuto la laurea honoris causa in storia dell'arte dall'Università di Bologna. Due mesi fa la signora Crespi aveva sofferto la tragedia della morte del figlio Aldo, avuto dal primo matrimonio con il conte Paravicini, deceduto in un incidente automobilistico.