Un bambino di circa due anni è rimasto incagliato con le manine nelle lame di un trattorino tagliaerba manovrato dal padre. Il triste fatto di cronaca è avvenuto venerdì 17 luglio in un giardino privato a Mezzi Po (Settimo Torinese) ed ha causato al piccolo la perdita di sette dita. Trasportato d'urgenza al Regina Margherita di Torino, il bimbo è stato sottoposto ad un delicato intervento in cui gli sono state reimpiantate le falangi di un dito recuperate negli ingranaggi del mezzo.

Una scena impressionante

Uno scenario drammatico quello che si è presentato nella serata di venerdì scorso ai soccorritori del 118 giunti in una villetta situata tra le campagne aperte di Settimo Torinese.

Il piccolo di due anni all'arrivo degli operatori sanitari presentava delle gravi lesioni alle mani pizzicate dagli ingranaggi della falciatrice. Condotto in elisoccorso all'ospedale infantile torinese è stato affidato all'équipe del professor Bruno Battiston, un'eccellenza nel campo della chirurgia della mano, che è intervenuta sui due arti gravemente compromessi. Sotto i ferri dei chirurghi Il bambino ha subito l'amputazione di tutte le falangi di tre dita della mano destra (salvi pollice e mignolo) e di altre quattro della sinistra ad esclusione del pollice. Durante la delicata operazione di microchirurgia si è tentato il ricongiungimento e il reimpianto delle due falangi alla mano sinistra del piccolo.

Nelle prossime ore si potrà stabilire se l'impianto ha avuto successo. Intanto il quadro clinico del bambino, attualmente ricoverato al Regina Margherita, rimane stabile.

La ricostruzione della vicenda

La dinamica dell'incidente occorso al piccolo di due anni rimane ancora da chiarire del tutto. Secondo le prime ipotesi effettuate dai Carabinieri locali pare che il bambino, durante la falciatura del prato, si trovasse sul seggiolino del taglia erba, forse tenuto in braccio dal padre.

Per un'imprudente manovra del mezzo, posto sotto sequestro, il piccolo sarebbe scivolato sull'erba subendo così il grave incidente. Il papà 37enne F.L.P., verrà interrogato dagli inquirenti appena si riprenderà dal grave stato di shock in cui è entrato dopo aver prestato i primi soccorsi al figlio al fine di stabilirne le eventuali responsabilità.

Al momento entrambi i genitori, uniti al fratello maggiore della piccola vittima dell'incidente, si sono chiusi in silenzio tra le mura della propria abitazione. I familiari e i conoscenti restano vicini al dolore della famiglia pronti a consolare un papà in preda al rimorso per non essere riuscito a salvaguardare la sicurezza del suo bambino in età così tenera.