La pandemia provocata dal Coronavirus continua a mietere contagi e vittime in tutto il mondo, anche in Israele, dove il premier Benjamin Netanyahu ha informato la popolazione che il lockdown, attualmente in vigore fino al prossimo 11 ottobre, potrebbe durare anche "più di un mese". Il Primo Ministro ha confermato quanto già detto nelle scorse ore dal ministro della Sanità, Yuli Edelstein. Il Governo centrale fa appello a tutti i cittadini affinché rispettino le regole, "senza eccezione". I trasgressori saranno puniti con sanzioni salatissime.

Possibile togliere gli aiuti economici alle attività commerciali

I titolari delle attività commerciali in tutto il Paese sono obbligati a rispettare le regole anti contagio, e chi non si attiene alle disposizioni governative potrebbe anche vedersi sottratti gli aiuti economici che sono stati stanziati proprio per aiutare i commercianti ad affrontare la chiusura prolungata. Questa volta, diversamente da quanto avvenuto nei mesi precedenti, potrebbe volerci molto più tempo prima che la situazione torni alla normalità. Israele ha deciso per una nuova chiusura totale a ridosso delle festività ebraiche proprio per evitare che si formino assembramenti di persone difficili da controllare. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Ansa, alcuni media hanno paventato un ritorno dell'ex direttore del ministero della Sanità Moshe Bar Siman-Tov, che dovrebbe essere addetto a guidare la task force governativa anti Covid su richiesta dello stesso premier.

Il diretto interessato ha fatto però sapere che al momento non sono state prese decisioni in questo senso. L'attuale commissario anti pandemia, Ronni Gamzu, è in scadenza a fine ottobre.

In Israele oltre 4.000 nuovi contagi il 30 settembre

Nella giornata di oggi, 30 settembre, le autorità sanitarie israeliane hanno comunicato i nuovi dati del bollettino epidemiologico.

In tutto il Paese si sono registrati 4.953 nuovi contagi da coronavirus. Sono stati però eseguiti meno tamponi. Da inizio pandemia nel Paese si contano poco meno di 240.000 casi e 810 persone hanno subito un ricovero ospedaliero in gravi condizioni, mentre i pazienti attualmente malati sono 64.550. La situazione a livello globale viene costantemente monitorata dalle autorità sanitarie e le istituzioni continuano a sensibilizzare la situazione sui corretti comportamenti da seguire per limitare la diffusione del virus.

In tutto il mondo le nazioni hanno obbligato i loro cittadini ad indossare le mascherine e a seguire le più elementari norme di igiene, come lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone e gel disinfettanti a base idroalcolica.