Il numero degli individui che ogni giorno in Italia vengono trovati positivi al Covid-19 risulta in continua crescita: nell'ultimo bollettino emanato ieri, sabato 3 ottobre, nel nostro paese sono stati riscontrati 2.844 casi in più di 24 ore prima, con 27 vittime totali. Il tasso di incremento è il più alto da aprile, quando tutta Italia era ancora in lockdown. Per questo il governo e il Comitato Tecnico Scientifico stanno, in queste ore, partorendo nuove misure di contenimento dell'epidemia che entreranno quasi certamente in vigore dal prossimo 7 di ottobre, con la pubblicazione di un nuovo Dpcm.

Una delle novità più importanti dovrebbe essere l'introduzione dell'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto.

Al momento è escluso un nuovo lockdown generale

Nella giornata di domani, lunedì 5 ottobre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrerà i ministri per discutere le misure da far entrare in vigore per tentare di contenere l'aumento dei nuovi positivi. Tra tutte le ipotesi al momento sul tavolo, non vi è quella di un nuovo lockdown generale: sono invece possibili, qualora i contagi subissero un incremento notevole, dei mini-lockdown per specifiche aree del paese. Tra le possibilità al vaglio del governo l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto, oltre che al chiuso come già previsto dalla normativa in vigore, e una stretta sugli orari di apertura e chiusura dei locali, il tutto col chiaro intendo di limitare la classica movida notturna.

Probabile chiusura alle 22 o 23 per i locali

All'attenzione del governo, vi sarebbero dunque anche nuove limitazioni per i locali serali/notturni. In particolare si sta valutando l'inserimento della chiusura anticipata, alle 22 o alle 23 (l'orario sarebbe ancora in discussione). I luoghi di maggior aggregazione sociale potrebbero essere addirittura sottoposti al controllo dell'esercito, il tutto per consentire un rigido rispetto delle norme che entreranno in vigore.

Nel nuovo dpcm dovrebbe poi esserci una stretta sulle feste private: quasi certamente dovranno essere regolamentate fissando delle limitazioni nei numeri. Possibili nuove norme all'orizzonte anche per gli eventi sportivi e per gli spettacoli.

Per gli eventi all'aperto la massima capienza dovrebbe rimanere quella delle mille persone, mentre per i luoghi chiusi il limite dovrebbe essere di 200 persone.

La limitazione dei numeri dei presenti dovrebbe riguardare sia le iniziative di matrice pubblica (cinema o teatri) sia quelle di natura privata (l'esempio classico è quello dei matrimoni). Proroga, infine, per tutte le misure già esistenti per gli ingressi nei ristoranti, bar, attività commerciali e mezzi di trasporto.