Le condizioni di salute di Antonin Panenka si sarebbero stabilizzate e il 71enne ex calciatore starebbe per lasciare l'ospedale in cui era stato ricoverato d'urgenza dopo aver contratto il Coronavirus. A renderlo noto è il Bohemians Praga di cui Panenka è presidente oltre che autentica e leggendaria icona. In base alle notizie fornite dalla moglie, Vlasta Panenkova, comunicate via Sms alla dirigenza del Bohemians, Antonin sta per fare ritorno a Praga dove il suo medico curante lo vuole avere sotto la sua supervisione. La signora Panenka ha ringraziato il personale dell'ospedale di Benesov che ha avuto in cura il suo consorte.

'Una piacevole notizia'

Nel comunicato diffuso sul sito ufficiale del Bohemians, l'addetto stampa del club parla di "piacevole notizia" circa le condizioni del presidente che sarebbe "in uno stato stabile e dovrebbe essere portato a Praga dal suo medico curante". Nella nota si fa riferimento, appunto, al messaggio telefonico inviato dalla signora Vlasta. "Ringraziamo tanto l'ospedale di Benesov per l'eccellente assistenza che ha fornito a Toni a livello professionale - è il testo - ora lo porteranno a Praga dove il medico curante lo vuole avere sotto la sua supervisione". A causa delle sue condizioni, Panenka si serve dell'ausilio di un respiratore. "Fa fatica, ha una forte tosse - scrive ancora la moglie - e io ho avuto tanta paura per lui.

Ma Toni mi ha detto che sta combattendo e non vede l'ora che finisca tutto". Vlasta Panenkova afferma inoltre di essere sorpresa dell'affetto che gli è stato dimostrato da tutto il mondo del calcio, non solo in Repubblica Ceca. "Siamo sposati da molti anni, ma non avevo idea che all'estero lo amassero così tanto". Il club ha confermato i tanti messaggi di supporto ricevuti.

L'inventore del 'cucchiaio'

La parabola calcistica di Antonin Panenka, legata a doppio filo al Bohemians nel quale ha militato dal 1967 al 1981, contiene una storia che potrebbe essere elencata tra le "fiabe della buonanotte", quella di una nazionale capace di vincere un titolo europeo battendo due squadre assolutamente leggendarie: l'Olanda di Cruyff e la Germania Ovest campione d'Europa e del mondo.

L'edizione 1976 del Campionato Europeo di calcio la cui fase finale si disputò in Jugoslavia inaugurò la lista dei risultati "clamorosi" del torneo che avrebbero avuto un seguito con le vittorie della Danimarca del 1992 e, soprattutto, della Grecia nel 2004. Nel '76, però, vinse la Cecoslovacchia dopo aver superato in semifinale l'Olanda "arancia meccanica" per 3-1 dopo i tempi supplementari e la Germania "campione di tutto" in finale ai calci di rigore. Match assolutamente indimenticabile quello di Belgrado che assegnò il titolo in cui i tedeschi risalirono da una situazione di 0-2 pareggiando il conto e portando poi la contesa ai tiri dal dischetto. Qui Panenka divenne protagonista assoluto, a lui toccò il rigore decisivo dopo che Hoeness aveva sbagliato il suo, Antonin lo realizzò beffando Sepp Maier con il primo "tocco a cucchiaio" della storia del calcio, una conclusione astuta, lenta e centrale con il pallone colpito dal basso verso l'alto che si insaccò alle spalle del portiere tedesco che si era preventivamente buttato di lato nel tentativo di intuire la direzione.

Gli sarebbe bastato restare fermo al centro della porta, ma quell'esecuzione era davvero imprevedibile per tutti. Il "cucchiaio" sarebbe poi stato utilizzato nel futuro da altri calciatori, tra cui il nostro Francesco Totti.