Torna lo spettro del terrorismo in Francia: un uomo stamani ha compiuto un attacco all'arma bianca nei pressi della chiesa di Notre-Dame, a Nizza. I morti sarebbero tre, oltre a vari feriti: almeno una delle vittime, una donna, sarebbe stata decapitata.

'Gridava Allah Akbar senza interruzione'

L'autore del folle gesto è intanto stato fermato dalla polizia e ora si trova in ospedale dopo essere stato ferito dagli agenti. L'attentatore, mentre veniva medicato "continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar", ha raccontato il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, intervistato da BFM-TV.

Per il primo cittadino, "tutto lascia supporre un attentato terroristico".

La Francia dunque piomba di nuovo nell'incubo del terrorismo di matrice islamica. Il tutto mentre sta ancora facendo i conti con la pandemia da coronavirus: il Paese è tra i primi in Europa per numero di morti e di contagi seguiti alla seconda ondata di Covid-19, tanto che ieri il presidente, Emmanuel Macron, è stato costretto ad annunciare il lockdown sull'intero territorio nazionale fino a dicembre.

Professore decapitato a Parigi

Che ci fossero minacce concrete di nuovi attacchi lo si era capito due settimane fa, il 16 ottobre, quando un professore della banlieue di Parigi è stato decapitato davanti a scuola: la sua "colpa", agli occhi della jihad, era quella di aver fatto lezione in classe mostrando le caricature di Maometto pubblicate a suo tempo dal settimanale satirico Charlie Hebdo.

Il suo assalitore, un giovane di 18 anni nato a Mosca, è stato ucciso dalle forze dell'ordine, con il coltello insanguinato ancora in mano, dopo non essersi fermato all'alt e aver mostrato quello che sembrava un giubbotto esplosivo sotto la giacca.

Da Parigi a Nizza: la lunga scia di sangue

La lunga scia di sangue che negli ultimi anni si è abbattuta sulla Francia inizia il 7 gennaio del 2015, quando due uomini fortemente armati assaltano la redazione parigina di Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone, tra cui il direttore.

Una "vendetta" dichiarata contro le vignette sull'islam e le caricature di Maometto.

Due giorni dopo 4 persone muoiono in seguito a un attacco al supermercato ebraico di Porte de Vincennes. Ma è solo il preludio della strage che il 13 novembre si compirà nella capitale francese, rendendola un autentico campo di battaglia: tre commando irrompono nella sala concerti del Bataclan, nello Stade de France e in diversi caffè del centro cittadino.

Il bilancio finale sarà pesantissimo: 130 morti e oltre 400 feriti.

Pochi mesi dopo, è proprio Nizza ad essere presa di mira: il 14 luglio 2016, nel giorno della festa nazionale, un giovane tunisino travolge e uccide con un tir 86 persone sul lungomare e ne ferisce 450.