La pandemia provocata dal Sars-CoV-2 continua a mietere vittime e contagi in tutto il mondo, anche in Italia, dove nella giornata di ieri 9 novembre si sono registrati altri 25.271 nuovi casi di infezioni. Stamane si è tenuto il punto stampa settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità presso il Ministero della Salute nell'ambito del quale è intervenuto anche il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. L'esperto ha affermato che nonostante l'indice Rt cresca più lentamente la situazione è in continuo peggioramento. Il presidente dell'Iss ha ricordato che tale dato al momento si attesta all'1,7 e deve scendere al di sotto di 1 in modo da riportare l'epidemia sotto controllo, per cui è necessario adottare tutte le restrizioni possibili per evitare i contatti non necessari tra le persone.

Brusaferro: 'Paese da scenario 3'

Secondo il presidente Brusaferro l'Italia attualmente è una nazione da "scenario 3" e "quasi tutte le regioni sono a rischio alto o moderato". Da quanto si apprende dai dati in possesso dell'Iss, la circolazione del virus è cresciuta in tutta Europa e il nostro Paese eccede la soglia critica dei dati. La crescita delle nuove infezioni in Italia è superiore ai 100 casi ogni 100.000 abitanti. Insieme a questo dato cresce anche quello dei ricoveri in terapia intensiva, che stanno facendo registrare un aumento costante, ormai vicino al punto di saturazione. Silvio Brusaferro ha ricordato che le persone più esposte al contagio sono quelle più fragili, come gli over 70.

"Una parte significativa delle complicanze più complesse e degli esiti purtroppo infausti toccano queste categorie" - così ha spiegato il presidente dell'Iss ai cronisti presenti in sala stampa.

Necessari comportamenti corretti da parte delle persone

Brusaferro ha quindi ricordato alle persone di adottare comportamenti virtuosi e seguire le regole imposte dalle autorità sanitarie e governative.

Resta utile quindi lavarsi le mani con acqua e sapone o con soluzioni idroalcoliche e indossare la mascherina, anche quando ci si trovi all'aperto o in luoghi chiusi aperti al pubblico. Se le persone violano questi semplici accorgimenti "c'è difficoltà di modellare la curva e la necessità di provvedimenti più restrittivi" - così ha spiegato Silvio Brusaferro.

In queste ore la situazione epidemiologica viene attentamente monitorata e ci sarebbe anche l'idea di adottare per qualche settimana un lockdown generalizzato a partire forse dal 15 novembre se i casi non dovessero scendere nei prossimi giorni. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, si dice comunque fiducioso aspettandosi un miglioramento dei dati a breve.