Coronavirus, vaccino, immunità di gregge. Lo schema risulta ormai chiaro a tutti, italiani compresi. Ai passaggi in questione, però, si aggiunge spesso una domanda: quando finirà la pandemia da Covid-19? Un interrogativo a cui gli scienziati provano a rispondere e a volte sono costretti a dare risposte che non sono quelle che tutti si vorrebbero sentir dire. Anche perché non si può fornire una replica sommaria. Occorre articolare. Ed è così che ha fatto Ilaria Capua. La virologa dell'Università della Florida è stata ospite della trasmissione DiMartedì, in onda su La 7, ed ha anticipato quelle che, a suo avviso, potranno essere le tappe che condurranno l'umanità verso il ripristino della normale quotidianità.

Quella, per intendersi, in cui non bisogna più curarsi di indossare la mascherina, di mantenere il distanziamento sociale e di evitare assembramenti.

DiMartedì: Ilaria Capua spiega le prospettive sul coronavirus

Ci sono pochi dubbi sul fatto che il primo step sarà quello di usare nel migliore dei modi quella che ci su augura possa essere l'arma più efficace, il vaccino. "Le prospettive - ha spiegato Ilaria Capua - che abbiamo sono molto legate all'efficacia della campagna di vaccinazione e come verrà applicata nei vari paesi".

Tra i rischi c'è l'ipotesi che inizino a farsi strada teorie strampalate sui possibili effetti sfavorevoli determinati dalla vaccinazione. Parlando dall'America, la virologa ha anticipato: "Noi siamo qui già abbastanza avanti con la seconda vaccinazione e si cominciano a sentire notizie su fenomeni associati alla seconda vaccinazione.

Si vedono casi di spossatezza, mal di testa, affaticamento".

Coronavirus, Ilaria Capua: 'Ci vuole lucidità'

"Ci vuole - ha spiegato - lucidità". La stessa lucidità che ha scelto di utilizzare per delineare quella che potrebbe essere la roadmap nella partita con il virus. "Se noi - ha affermato - gestiremo la campagna di vaccinazione, io credo che per tutto il 2021 cercheremo di abbassare il numero dei focolai".

Altra tappa sarà il 2022, dove gran parte della popolazione si auspica possa essere vaccinata. "Molte meno mascherine - ha delineato Ilaria Capua - e possiamo comportarci un po' come prima".

Ci sarebbe, però, da attendere per l'agognata totale fine delle preoccupazioni. "Mi dispiace - ha dichiarato - ma io non credo che prima del 2023 potrà essere liberi tutti. Ci vuole tempo a vaccinare le persone e a gestire un fenomeno trasformazionale come una pandemia".