Soltanto qualche mese fa, l’India era tra i paesi che più di altri sembrava fosse riuscita a mantenere sotto controllo la pandemia generata dal Covid-19; situazione diversa invece è quella che si presenta oggi e che la vede tra i paesi più colpiti al mondo per vittime da Coronavirus, a causa della variante locale che sta allarmando il mondo.

In India una catastrofe sanitaria e umanitaria: arrivano i primi sostegni internazionali

Nelle ultime settimane in India la situazione è fuori controllo e i dati non sono certo positivi; nelle ultime 24 ore sono stati registrati 379.257 nuovi casi di Covid, con altri 3.645 morti, portando il numero totale dei contagi dall'inizio della pandemia a quota 18,38 milioni, con 204.832 decessi.

Si parla di numeri ragguardevoli; sono oltre 300 mila i nuovi contagi al giorno e un milione ogni tre giorni, con gli ospedali ormai al collasso, i cimiteri al collasso e persino i forni crematori che hanno portato la gente a ricorrere a cremazioni fai-da-te lungo i fiumi, sotto lo strazio di familiari colpiti da un’emergenza umanitaria e sanitaria che ormai è fuori controllo.

I nuovi contagi sono dovuti al diffondersi della variante indiana che sembrerebbe avere una maggiore trasmissibilità rispetto ad altre varianti circolanti in India. Il mondo cerca ora di evitare la diffusione della variante e aiutare un paese che da solo non ce la può fare. Dal Regno Unito, Stati Uniti e Ue arrivano i prima aiuti a sostegno dell’India: pronto il supporto di Biden che in un colloquio telefonico con il premier indiano Modi ha offerto il supporto americano, mentre l’Inghilterra invierà in India il primo carico di forniture mediche anti-Covid.

Il mondo isola l’India in attesa che la curva dei contagi scenda

Sono tanti i paesi che stanno chiudendo temporaneamente le loro frontiere ai viaggiatori provenienti da India, Brasile e Sud Africa. In Italia il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che vieta l'ingresso, da qualsiasi punto di accesso, a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o anche solo transitato in Bangladesh oltre che in India.

Inoltre, sempre nella nuova ordinanza, rafforza le misure di isolamento per le persone residenti in Italia autorizzate al rientro. Come l’Italia anche il premier australiano Scott Morrison ha fermato i voli da e per il paese asiatico fino al 15 maggio, parlando di "evidenti rischi". Il blocco riguarderà anche i voli indiretti, provenienti da Dubai, Singapore e Kuala Lumpur.

Nel mirino dell'escalation dei contagi, comizi politici, feste religiose e manifestazioni senza controlli. Ad aver causato quest'impennata incontrollata di contagi potrebbe essere stata una noncuranza dell'osservazione delle norme di distanziamento che avevano fatto dell'India, nella prima fase della pandemia, un esemplare modello.

Infatti a essere sotto accusa sarebbero degli eventi di massa autorizzati nei mesi scorsi, quando l'India pensava di avere la pandemia sotto controllo, tra questi comizi politici, feste religiose e pellegrinaggi sul fiume Gange, dove la gente ha abbassato la guardia senza indossare mascherine e senza rispettare il distanziamento sociale, convinti che il pericolo fosse stato ormai superato.