L'autopsia sul corpo del piccolo di tre anni e mezzo, con ogni probabilità, sarà effettuata lunedì 12 aprile all'interno del Policlinico di Monserrato. Il bimbo, originario dell'Ucraina, è morto annegato nel pomeriggio del 9 aprile nella piscina di una villetta a Flumini di Quartu. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli investigatori dei carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia insieme ad un'ambulanza medicalizzata del 118, il piccolo si sarebbe allontanato dalla vista dei genitori e sarebbe scivolato accidentalmente in una piccola piscina (semivuota) mentre giocava nel giardino della villetta.

Il padre, un pastore ortodosso ucraino, stava celebrando un matrimonio di un conoscente. L'uomo, insieme alla moglie anche lei ucraina, da molto tempo vive in Sardegna e proprio ieri pomeriggio stava trascorrendo un momento di festa con la famiglia. I genitori del piccolo non si sono accorti di quanto stesse accadendo a pochi metri da loro. Insieme a loro c'era anche il padrone di casa, un imprenditore di Quartu, e la compagna di origine ucraina. Oltre che un fratello dello sposo e il fratellino più grande del bimbo annegato, di sei anni.

Una tragica fatalità

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della compagnia di Quartu, la tragedia si sarebbe consumata nel primo pomeriggio di ieri all'interno di una villetta in via Limbara, proprio a Flumini di Quartu.

La casa, di proprietà di un imprenditore sardo e della compagna ucraina, era stata addobbata perché i due avevano deciso di sposarsi con il rito ortodosso. Ed è proprio per questo motivo che avevano contattato il padre del piccolo, pastore ortodosso e punto di riferimento spirituale di tutta la comunità ucraina locale. Dopo la funzione poi c'era stato anche il classico pranzo delle nozze al quale aveva partecipato anche il fratello del proprietario di casa.

Un attimo di distrazione

Il pomeriggio stava trascorrendo in tutta tranquillità quando, ad un certo punto, il fratellino più grande ha attirato l'attenzione dei presenti. Sarebbe infatti stato lui il primo ad accorgersi che il corpo senza vita del fratello stava galleggiando in piscina. Per questo avrebbe iniziato ad urlare, attirando l'attenzione di tutti, in particolare dei genitori che hanno infatti immediatamente soccorso il piccolo.

Il bambino era sdraiato nella poca acqua della piscina, con il volto riverso verso il basso. Probabilmente, giocando, era scivolato ed era caduto rovinosamente nella piscina per perdere i sensi e poi annegare. I genitori del piccolo, in attesa dell'arrivo di un'ambulanza, hanno immediatamente portato il piccolo fuori dalla vasca. E, dopo averlo disteso sul giardino, hanno provato a rianimarlo in attesa dell'intervento degli specialisti. Gli uomini del 118 sono arrivati in pochissimo tempo e, per circa mezz'ora, hanno cercato di rianimare il bambino, purtroppo inutilmente. Non c'è stato nulla da fare, il cuore del piccolo aveva smesso di battere. La villetta è stata messa sotto sequestro dai carabinieri.