Nella mattinata di venerdì 18 giugno sono stati celebrati nel Duomo di Bolzano i funerali di Peter Neumair, 63 anni, e della moglie Laura Perselli, 68 anni. La cerimonia è stata officiata dal decano Bernhard Holzer e da Don Mario Gretter. I due coniugi sono stati uccisi a gennaio dal figlio trentenne Benno, supplente di matematica. Il giovane, reo confesso, si trova ora rinchiuso nel carcere di via Dante. Del caso di cronaca si sta occupando il giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle.

I funerali dei genitori di Benno

È stato il giorno del dolore e della commozione a Bolzano.

La città ha detto l'ultimo addio ai coniugi Nuemair. I feretri bianchi della coppia sono entrati nella chiesa di Santa Maria Assunta accompagnati da due semplici bouquet di rose, anche queste bianche, completati dalla dedica: "Con tanto amore Madè e i tuoi cari".

La funzione religiosa è stata introdotta dal decano Bernhard Holzer. "Due bare e molte domande che, non sono completamente nuove, ma si ripresentano", ha affermato sottolineando che questi interrogativi non dovranno essere rimossi, ma ci accompagneranno senza, tuttavia, avere delle risposte soddisfacenti.

Prima di lasciare spazio all'omelia di Don Mario, il decano, ha rivolto un pensiero alla secondogenita di Laura e Peter e ai loro familiari augurando di riuscire a trovare la forza di sopportare quanto gli è stato imposto.

Il ricordo di Madé

Don Mario, che ha proposto un attimo di riflessione partendo da una lettura tratta dal libro di Isaia, ha ribadito che il male non può annientarci, in quanto c'è tanto bene che non può essere distrutto. "Crediamo - ha sottolineato - che questa non possa essere l'ultima parola".

Durante la cerimonia funebre hanno preso la parola anche i familiari dei coniugi Neumair.

Dopo Michela Neumair, sorella di Peter e Carla Perselli, sorella di Laura, la sorella di Benno, Madè, commossa, ha ricordato quanto accaduto ai genitori: "È il 5 gennaio 2021 - ha esordito prendendo la parola - sono le 12:30, dove siete? Sono le 13:00, poi le 14:00 e le 16:00". Quindi, ha precisato: "Sono seduta in cucina con il cellulare in mano, ho paura e sulla bocca dello stomaco sento una mano fredda".

La giovane, che lavora come medico in Germania, è ritornata con la memoria anche al 13 febbraio, il giorno in cui è stato recuperato nel fiume Adige il corpo della madre Laura e al 27 aprile, data in cui sono stati rinvenuti anche i resti di papà Peter.

La giovane ha infine salutato i genitori: "Oggi, finalmente siete qui davanti a noi - ha affermato - non volevate, però una morte ingiusta o una morte violenta. Vi è stata tolta la parola, Vi è stato tolto il respiro". Poi, ha concluso sottolineando che Peter e Laura Neumair per lei erano - e sono ancora - luce, aria il suono dell'amore e coraggio e dell'amore.