Tremila piante di marijuana, alte tra i 50 e gli 80 centimetri e in piena fioritura, sono state sequestrate nella mattinata del 22 giugno dai militari della Guardia di Finanza di Cagliari nelle campagne di Dolianova. Più esattamente nella località meglio conosciuta con il nome di “Mugori”, una sorta di area demaniale collegata anche a una proprietà privata a pochi chilometri dal paese . La droga, una volta immessa nel mercato clandestino delle sostanze stupefacenti, avrebbe potuto fruttare tre milioni di euro. La rigogliosa piantagione è stata individuata dagli uomini del reparto operativo aeronavale delle Fiamme Gialle che, a bordo di un elicottero, stavano sorvolando la zona per un normale controllo di routine.
I militari, dopo aver avuto dall'alto la certezza che si trattasse di una coltivazione illegale, hanno fatto scattare il blitz a terra. Ed è proprio all'interno della piantagione che hanno trovato i due presunti coltivatori, un uomo di 40 anni originario di Dolianova e un 43enne originario di Carbonia, che sono stati raggiunti e bloccati con difficoltà dai finanzieri. I due infatti hanno tentato la fuga cercando di attraversare un fiumiciattolo nelle vicinanze e hanno anche scagliato diverse pietre contro i militari. Alla fine però il 40enne e il 43enne sono stati arrestati con l'accusa di “coltivazione abusiva di canapa indiana”, si legge nel verbale messo nero su bianco dai finanzieri. Ora i due arrestati si trovano in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere ascoltati dal magistrato che si occuperà del caso.
Tutta la droga, una volta analizzata dagli specialisti, sarà distrutta.
Scoperta con l'elicottero
La scorsa mattina un elicottero della Guardia di Finanza si è alzato in volo dalla sezione aerea di Elmas per effettuare un giro di controllo. Improvvisamente, proprio nelle campagne di Dolianova, i militari delle Fiamme Gialle hanno notato una piantagione particolare.
Approfondendo i controlli, i finanzieri si sono accorti che quelle piante rigogliose erano in effetti piante di marijuana. Proprio per questo motivo hanno messo in allerta i colleghi della Stazione di Cagliari che hanno raggiunto via terra la piantagione in località “Mugori”. Ed è proprio qui che si sono imbattuti nel 40enne e nel 43enne che hanno tentato una disperata fuga.
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno potuto appurare che la piantagione di “erba” era davvero ben organizzata. Le piantine, tutte in piena fioritura, erano infatti alte anche fino a 80 centimetri ed erano irrigate con un sofisticato impianto. Lungo i filari della piantagione i militari hanno infatti trovato un vero e proprio sistema di irrigazione, tra l'altro alimentato da un potente gruppo elettrogeno. L'acqua che arrivava alle piante veniva recuperata da un corso d'acqua naturale, proprio a due passi dalla piantagione illegale. Oltre a questo i finanzieri hanno anche trovato diversi bustoni di fertilizzante che veniva utilizzato per permettere una crescita rapida alle piante e alle inflorescenze.
Controlli a tappeto
“L'operazione appena messa a segno dai nostri uomini – spiega il colonnello Alessandro Bucci, comandante del Roan della Guardia di Finanza di Cagliari – è la testimonianza diretta del lavoro di sinergia tra i numerosi reparti aeronavali delle Fiamme Gialle. Reparti che hanno specifici compiti di contrasto e prevenzione di tutti gli illeciti soprattutto in materia di sostanze stupefacenti, su tutto il territorio terrestre e in mare. Questo ennesimo sequestro – assicura il colonnello Bucci – dimostra e conferma che la Sardegna continua a essere una regione in cui si contano numerose piantagioni illegali di marijuana. Coltivazioni aiutate dall'ottimo clima e dalla morfologia di questa terra che permette spesso di occultare apparentemente le piantagioni.
Proprio per questo motivo – conclude il comandante della Finanza – la nostra azione di controllo è continua e incessante. Grazie anche all'utilizzo di modernissimi elicotteri che abbiamo a disposizione per controllare tutto il territorio sardo”.