Nella prima mattinata di sabato 5 giugno, il corpo senza vita di un uomo, un italiano di 37 anni con qualche precedente penale, è stato rinvenuto rinchiuso in una valigia a Roma, in piazza Federico Sacco, nel quartiere Pietralata, a poca distanza dalla stazione metro B "Santa Maria del Soccorso". Seguendo le tracce di sangue rimaste sull'asfalto gli agenti di polizia del locale commissariato, sono arrivati all'appartamento che l'uomo condivideva la compagna, una 39enne italiana. La donna avrebbe dichiarato di essersi sbarazzata del corpo del 37enne deceduto, sembra per un'overdose, qualche giorno fa.

Il ritrovamento del corpo

Secondo quanto ricostruito, intorno alle 7 di sabato 5 giugno un autista dell'Atac in servizio a Pietralata, in una zona soprannominata "Monte del Pecoraro" ha visto tra le auto parcheggiate in piazza Sacco una valigia abbandonata e, notando che vi "fuoriuscivano delle macchie di sangue", ha subito allertato il 112. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti del vicino Commissariato Sant`Ippolito di Piazza del Verano.

I poliziotti hanno accertato la presenza, all'interno del trolley chiuso con del nastro adesivo, di un corpo senza vita, ancora integro. Da quanto si apprende, il tronco è stato coperto con dei sacchi neri, di quelli che abitualmente si utilizzano per la spazzatura, mentre la testa è stata lasciata scoperta.

I primi accertamenti non avrebbero rilevato segni evidenti di violenza e, per questo, al momento si tenderebbe a escludere l'omicidio.

Gli agenti, presto raggiunti dai colleghi della scientifica che hanno svolto i rilievi del caso, seguendo le tracce ematiche hanno individuato l'appartamento della vittima, Luca D.M. un 37enne residente nella zona con dei piccoli precedenti penali.

Il 37enne sarebbe deceduto per overdose

Nell'abitazione gli inquirenti hanno trovato la compagna dell'uomo, una 39enne italiana e, come da protocollo, hanno provveduto ad ascoltarla. La donna ha subito raccontato che Luca, tossicodipendente, era deceduto lunedì 31 maggio per un'overdose e lei, non sapendo cosa fare, avrebbe deciso di "sbarazzarsi del corpo".

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile dovranno ora ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto, individuare le cause che hanno portato il 37enne alla morte e chiarire il comportamento della 39enne. Ci si domanda, infatti, come mai la giovane, anziché avvertire il personale medico sanitario o le autorità, abbia agito in quel modo. Gli inquirenti non escludono che sia stata aiutata a qualcuno. La 39enne, da quanto emerso, avrebbe una corporatura piuttosto minuta e peserebbe circa 50 kg. La vittima, invece, sarebbe sui 90 kg.