Assaltato anche il pronto soccorso dell’Umberto I nel corso degli scontri avvenuti sabato 9 ottobre a Roma durante la manifestazione no-green pass. Un manifestante, già in stato di fermo, era stato ricoverato, quando un gruppo composto da circa 20 persone si è introdotto con violenza nell’ospedale provocando danni all’interno della struttura. L'uomo rifiutava di sottoporsi al tampone e inveiva contro il personale sanitario, questo il racconto di alcune infermiere. Solidarietà dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

Il racconto delle infermiere: ‘Filmava tutto con il telefono, malediva la sanità’

Erano le 23:30 quando un uomo siciliano sulla cinquantina proveniente dagli scontri in corso a Piazza del Popolo, già identificato e fermato dalla polizia, era stato trasportato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I per un controllo. ‘Non aveva il green pass, non voleva farsi il tampone’. Il manifestante, condotto nella sala di isolamento da Covid, ha cominciato ad aggredire chiunque gli si avvicinasse: ‘Filmava tutto con il telefono, malediva la sanità’.

Un'infermiera presente ha raccontato di essere stata vittima di un’aggressione da parte dell’uomo: ‘Ha cercato di colpirmi con una bottiglietta di acqua mischiata con non so quale sostanza potenzialmente infetta’ e ha aggiunto che ha cercato di allontanarlo ma aveva la vista appannata.

Nel frattempo, circa 20 persone si sono introdotte nel corridoio antistante il triage prendendo a calci le porte. Gli aggressori sono stati bloccati dai vigilantes. Il corridoio ‘è l’area davanti alla sala rossa per i casi gravi, se fosse arrivato un paziente, non avremmo potuto curarlo’.

Pronto soccorso presidiato, D’Alba ringrazia gli agenti di polizia

Il pronto soccorso è rimasto sotto presidio degli agenti del reparto mobile fino alle cinque del mattino. L’uomo ora dovrà rispondere di lesione e resistenza al pubblico ufficiale nonché rifiuto di fornire le proprie generalità. Il direttore generale del Policlinico, Francesco d’Alba, ha ringraziato la Celere per l’intervento e ha sottolineato come gli operatori sanitari abbiano continuato nonostante il clima di violenza a prestare le loro cure e i loro servizi.

Solidarietà dal Ministro Speranza e dall’Assessore D’Amato: ‘Giù le mani dal personale sanitario’

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso solidarietà al personale dell’Umberto I definendo l’attacco ‘un altro atto di squadrismo ai danni di chi tutti i giorni lavora per tutelare la salute delle persone’. Dura anche la replica dell’Assessore regionale alla Sanità D’Amato che ha commentato ‘è intollerabile, giù le mani dal personale sanitario’.