Guai con la giustizia per Peter Sagan, tra i campioni più amati dagli appassionati di ciclismo e velocista per il team Bora-Hansgrohe. Il corridore, infatti, è stato condannato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il fatto è risalente allo scorso 25 aprile, quando il ciclista slovacco era in una automobile guidata dal fratello Jural. I due si trovavano a Monaco, nel Principato, oltre l'orario previsto dal coprifuoco. Per questo, una pattuglia ha deciso di fermarli.

I due erano a una festa

A raccontare tutta la vicenda è stato il quotidiano Nice-Matin, secondo cui Peter e Jural Sagan si trovavano in giro dopo l'orario consentito in quanto avevano precedentemente partecipato a una festa.

Gli agenti, dopo averli fermati, avrebbero chiesto ai due di scendere dal veicolo. Richiesta, questa, che ha trovato l'opposizione del corridore, che è arrivato addirittura a ferire a una mano uno degli agenti.

Successivamente, il ciclista è stato sottoposto all'alcol test, che ha dato esito positivo. Per quanto avvenuto, Sagan ha poi chiesto scusa, dicendosi "vittima" di una incomprensione: Peter, infatti, era convinto che gli agenti lo volesso costringere a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19. Scuse, queste, che non gli hanno comunque evitato il processo e la successiva condanna. Il corridore, infatti, è stato costretto a pagare una multa di 5000 euro, ai quali se ne aggiungono 100 alla corte criminale e altri 1500 alla parte civile per "lesioni e resistenza a pubblico ufficiale".

L'avvocato del ciclista afferma: 'Nessun disturbo all'ordine pubblico'

Sulla vicenda è intervuto l'avvocato difensore del ciclista, che ha sottolineato come "non vi sia stato nessun disturbo dell'ordine pubblico". Il legale, anzi, ha raccontato come Peter sia rimasto per diverse ore "senza avvocato", affermando inoltre che i fatti gli sono stati notificati "due ore e mezza dopo l'arresto".

L'avvocato, pur riconoscendo l'atteggiamento arrogante e aggressivo del proprio assistito, ha comunque voluto sottolineare il contesto nel quale il fatto è avvenuto: "Stava tornando a casa e si è arrabbiato quano hanno cercato di portarlo in ospedale".

Diversa la versione data dal tribunale, secondo cui Sagan sarebbe stato messo in custodia dalla Polizia e poi ascoltato.

In questa occasione, Peter "non aveva più alcun ricordo di quanto successo", giustificando il suo comportamento con l'idea per la quale sarebbe stato obbligato a fare il vaccino. Incomprensione, questa, che secondo il tribunale è conseguenza diretta "dell'eccesivo consumo di alcol a cui non è abituato".