Sono giorni di grande ansia e apprensione per i familiari e gli amici di Marcello Pantaleo, infermiere 39enne al momento senza lavoro. L'uomo è scomparso da Santa Maria al Bagno di Nardò, in provincia di Lecce, la vigilia di Natale. Gli inquirenti che si stanno occupando del caso di Cronaca Nera hanno ritrovato, nel suo pc, una lettera lunga 40 pagine contenente addirittura il suo testamento. Non si esclude che il giovane possa aver deciso di togliersi la vita.

La lettera contenente le disposizioni testamentarie

Marcello Pantaleo, è un infermiere disoccupato che, in passato, ha prestato servizio sulle navi da crociera.

Nella tarda mattinata di venerdì 24 dicembre è uscito dalla sua abitazione in contrada Mondonuovo, a Santa Maria al Bagno (marina di Nardò) ed ha fatto perdere le sue tracce. Gli anziani genitori, entrambi affetti da disabilità, con i quali conviveva e il fratello hanno sporto denuncia e condiviso appelli sui social.

Le ricerche ufficiali, però, sono partite solamente nella mattinata di domenica 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Gli inquirenti hanno trovato la sua auto, una Seat Ibiza nera, parcheggiata nella zona della cosiddetta "Rotonda" di Santa Caterina non lontano dalla Torre dell’Alto, nel parco di Porto Selvaggio. All'interno dell'abitacolo sarebbero state trovate, oltre al telefono cellulare spento da ore, alcune lettere.

Marcello, in quelle righe ora al vaglio degli inquirenti, non solo avrebbe annunciato di volersi togliere la vita, ma avrebbe lasciato anche delle “disposizioni testamentarie” e indicato, in particolar modo, un file salvato nel suo pc. Nel dispositivo, già posto sotto sequestro, i militari avrebbero trovato un documento denominato "la mia storia" lungo circa 40 pagine.

L'infermiere scomparso potrebbe essersi tolto la vita

Marcello, conosciuto da tutti come un giovane perbene, tranquillo ma molto timido e introverso, non aveva mai palesato - almeno secondo i suoi cari - particolari difficoltà o volontà suicide. Quelle righe trovate, da cui traspare stanchezza e male di vivere, non sarebbero state scritte di getto.

Tuttavia, non si esclude che il 39enne, dopo un litigio per futili motivi in famiglia, preso dallo sconforto, possa aver deciso di farla finita.

Da quanto si apprende, le ricerche dell'infermiere si starebbero concentrando in mare. Ieri, il nucleo speleologo ha perlustrato la zona di scogliera sita tra Santa Caterina e Porto Selvaggio, Nel frattempo, i sommozzatori dei vigili del fuoco - coadiuvati dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza - hanno scandagliato il fondale più al largo. Il reparto TAS (Topografia Applicata al Soccorso), invece, si sta occupando delle ricerche via terra. Alle operazioni, oltre ai carabinieri del locale comando, stanno partecipando anche il Nucleo Cinofili, il nucleo SAPR (sistemi a pilotaggio da remoto), l’elicottero del reparto volo di Bari, Polizia Locale e volontari della Protezione Civile.