Tanta paura ma, fortunatamente, un lieto fine per le nove persone che, in provincia di Modena, sono rimaste bloccate in montagna a causa del maltempo. A comunicare la notizia è stato il CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, sul proprio profilo Facebook. Le persone, che ora sono tutte in buone condizioni di salute, hanno deciso di salire in quota nonostante la presenza di forte vento e una nebbia molto fitta.

Il gestore del rifugio ha cercato di dissaduere il gruppo a salire in quota, senza successo

La comitiva, composta da nove persone (sette ragazzi e ragazze più un accompagnatore e un sacerdote), proveniva da Pisa.

Per pranzo hanno sostato presso il rifugio Duca degli Abruzzi, nei pressi del lago Scaffaiolo, a quota 1700 metri nell'Appennino modenese.

Da qui, nel pomeriggio, il gruppo ha scelto di incamminarsi per cercare di arrivare al rifugio Porta Franca: iniziativa, questa, che è stata fortemente sconsigliata dal gestore del rifugio, che ha probabilmente intuito le condizioni meteo proibitive.

Nonostante questo, però, il gruppo ha scelto di mettersi in cammino, arrivando fino alla zona vicina al Monte Gennaio, a quota 1810 metri sul livello del mare. Arrivati sul luogo, probabilmente a causa della scarsa visibilità dovuta alla fitta nebbia, gli escursionisti non sono più riusciti a scorgere il sentiero.

La loro marcia è così proseguita, dirigendosi però verso una zona non adatta al trekking: il gruppo è salito fino a trovarsi di fronte a dei salti di roccia, dove ha dovuto necessariamente interrompere il cammino e chiedere aiuto ai soccorsi.

Le operazioni dei soccorritori sono state complicate mentre il gruppo continuava a spostarsi

I primi a ricevere la richiesta di soccorso sono stati gli uomini della stazione dei Carabinieri di Vergato, intorno alle 18:20. Subito sono partite le operazioni di soccorso: tre squadre del CNSAS toscano ed emilano-romagnolo si sono recate sul posto.

Complessivamente, hanno operato 25 uomini dei soccorsi, che ripetutamente hanno tentato di mettersi in contatto con la comitiva, che, nel frattempo, continuava a muoversi, finendo in una zona non più coperta dalla rete. Le operazioni sono dunque proseguite per altre due ore, fino a quando, intorno alle ore 20:40, una squadra di soccorritori è riuscita a sentire delle urla. A questo punto la comitiva è stata individuata e raggiunta.

La discesa verso il parcheggio di Pratorsi (dove erano già giunte delle ambulanze) è stata piuttosto complicata, anche a causa delle condizioni del gruppo: tutti, infatti, erano stremati dalla fatica, bagnati e infreddoliti. Durante le fasi di discesa, una ragazza in particolare non è riuscita più a camminare, nonostante l'aiuto dei soccorritori. Così, per la giovane è dovuta intervenire una barella. Alla fine sette persone sono state portate in ospedale, dove sono state dimesse poco dopo.