Sono durate poche ore le indagini sull’assassinio di Robert Trajkovich, il 17enne italiano di origini serbe trovato privo di vita nella serata di sabato 8 gennaio a Trieste: è stato strangolato con un laccio da un suo amico di 21 anni, Alì, padre libanese e madre marocchina. Infatti l’autore del delitto ha confessato di aver ucciso il giovane venerdì notte. Chiaro anche il movente: i due erano innamorati della stessa persona, una 19enne. Le indagini, coordinate dalla pm Lucia Baldovin, sono partite immediatamente dopo il ritrovamento del corpo nal sottoscala di uno stabile del centro di Trieste, dove la ragazza contesa aveva preso in affitto una camera.

I militari del Nucleo operativo dei Carabinieri sono arrivati in breve tempo a dare un nome al presunto assassino; inizialmente il sospettato non ha potuto rispondere alle domande degli inquirenti, perché si è sentito male ed è stato ricoverato in ospedale. Una volta dimesso, nella mattinata di domenica 9, il giovane ha confessato di aver ucciso l’amico miniorenne; quindi è stato arrestato e condotto in carcere.

Il 17enne sarebbe stato ucciso nel corso di un agguato teso dall’amico

Secondo quanto riporta 'Repubblica', il 21enne non avrebbe agito da solo, ma con l’aiuto di un complice – un amico rumeno – con il quale avrebbe teso un vero e proprio agguato ai danni della vittima. Non è ancora chiaro se, come scrivono alcune fonti, prima di essere ucciso, Robert sia stato fatto salire su un’automobile o se sia stato strangolato direttamente nel sottoscala del condominio, dove la ragazza al centro del triangolo amoroso vive.

Di certo i familiari del 17enne avevano lanciato l’allarme nella giornata di sabato, non vedendolo tornare a casa. Erano stati anche diffusi appelli sui social, per avere notizie del giovane scomparso. Purtroppo dopo poche ore le ricerche si sono concluse drammaticamente con la scoperta del corpo ormai privo di vita nell’atrio del palazzo.

Il padre e il fratello della vittima hanno commentato la tragedia

Peter, il padre del 17enne strangolato, ha voluto commentare il delitto, spiegando come il figlio sia caduto in un’imboscata. Infatti l’adolescente aveva un appuntamento con la 19enne nella residenza in cui viveva. Tuttavia l’ex fidanzato della ragazza era con lei quando la vittima ha avvisato che stava arrivando.

Quindi il 21enne sarebbe sceso per andargli incontro, per poi aggredirlo a quanto pare durante una discussione animata. Inoltre il padre ha ammesso di non riuscire a mangiare o a dormire, perché paralizzato dal dolore per la perdita del giovane, che studiava ed era impegnato anche in uno stage. Infine il fratello maggiore di Robert ha raccontato come i famigliari non avessero più sue notizie da venerdì, visto che aveva improvvisamente smesso di rispondere al telefono.

La testimonianza della madre di un amico del ragazzo strangolato

La madre del migliore amico del 17enne strangolato ha aggiunto alcuni particolari su questa vicenda di Cronaca Nera. A quanto pare c’erano stati dei precedenti: il giovane che ha confessato il delitto, geloso dell’ex fidanzata, già in passato avrebbe aggredito Robert, arrivando a dargli uno schiaffo.

A quel punto tutti gli altri amici del minore gli hanno suggerito di lasciare perdere quella ragazza, che aveva pure vissuto per un certo periodo in Germania con il 21enne: i due avrebbero progettato anche di sposarsi. Tuttavia, una volta tornati a Trieste, si sono lasciati e la 19enne ha incominciato a vedersi con la vittima, anche se l’ex fidanzato non sembrava essersi rassegnato. Inoltre, sebbene la giovane assicurasse di aver troncato il rapporto, la vecchia coppia era stata vista spesso in giro, come testimoniano anche alcune immagini lasciate sui social. Anche per questo motivo gli amici di Robert hanno cercato invano di spingerlo a scordarsi di lei, ma il 17enne non voleva saperne di smettere di frequentarla.