La 'ndrangheta avrebbe intenzione di organizzare un attentato contro il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Sarebbero questi i contenuti di una segnalazione inviata ai servizi segreti italiani da un Paese estero (di cui non è stato specificato il nome) circa due settimane fa.
La comunicazione secretata sarebbe stata trasmessa ai servizi italiani. Le cosche calabresi pare stiano progettando un attentato dinamitardo al procuratore Gratteri. Potrebbero ricorrere ad una grande quantità di esplosivo azionabile a distanza. Non si esclude che l'assalto omicida possa essere già in una fase avanzata di preparazione.
L'intelligence italiana ha avvisato il Ministero dell'Interno che, nel frattempo, ha incrementato il livello di sicurezza per la protezione del magistrato 63enne, rafforzandone la scorta.
Chi è Nicola Gratteri?
Nicola Gratteri è uno degli uomini più esposti in Italia nella lotta alla mafia. Le sue inchieste giudiziarie hanno un risalto internazionale. L'intercettazione proveniente dall'estero sarebbe collegata a due esponenti delle cosche della 'ndrangheta su cui il magistrato starebbe indagando, bloccandone le attività economiche all'estero, soprattutto nell'America del Sud e negli Stati Uniti.
Fra le inchieste giudiziarie più rilevanti portate avanti dal procuratore di Catanzaro ricordiamo la Rinascita-Scott, una vasta operazione che ha fatto luce sulla criminalità organizzata del Vibonese ed i legami che questa avrebbe con la politica e l'imprenditoria.
Al centro dell'inchiesta ci sarebbe la 'ndrina Mancuso di Limbadi, punto di riferimento per le altre cosche mafiose soprattutto nel traffico internazionale di cocaina. Quella dei Mancuso è una famiglia criminale calabrese di lunga durata.
Nel gennaio del 2020, dopo un blitz che portò all'arresto di centinaia di persone presunibilmente legate alle cosche del Vibonese, era già stato segnalato un presunto progetto di attentato contro il procuratore Gratteri.
Rafforzata la scorta del procuratore
Dopo l'informativa dei servizi segreti, la scorta del procuratore Gratteri è stata rafforzata. Pare che la 'ndrangheta stesse preparando un assalto nel tragitto che il magistrato è solito percorrere per raggiungere la procura dove lavora.
Alla scorta sono state aggiunte altre tre auto blindate, una delle quali munita di "bomb-jammer", un dispositivo in grado di generare interferenze sulle frequenze Gsm, andando ad ostacolare segnali radio e provenienti da telefoni cellulari.
Alla protezione di Nicola Gratteri sono stati assegnati anche agenti del Nocs (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) della Polizia di Stato. Sono sotto scorta anche la moglie e i figli del procuratore. Questi ultimi vivono e studiano fuori dalla Calabria. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo sul caso.