Negli ultimi mesi, e in particolare secondo quanto riportato dal Wall Street Journal il 29 ottobre 2025, il mercato del lavoro impiegatizio sta vivendo una trasformazione radicale. L’introduzione massiva dell’intelligenza artificiale generativa sta determinando una contrazione significativa dei posti white-collar, interessando sia figure junior sia professionisti esperti. La fase di automazione cognitiva non è più una previsione, ma un processo già in pieno svolgimento.
Tagli e riorganizzazioni nelle grandi aziende
Secondo il WSJ, decine di migliaia di ruoli impiegatizi stanno scomparendo in settori corporate e funzioni operative.
Il caso più emblematico è Amazon, che ha annunciato tra 20.000 e 30.000 licenziamenti nelle divisioni aziendali, pari a circa il 10% della forza impiegatizia. Anche Target ha ridotto il personale d’ufficio, mentre gruppi finanziari come JPMorgan Chase stanno limitando nettamente le assunzioni. Walmart, pur mantenendo costante il numero dei dipendenti, adotta un approccio prudente alla crescita del personale.
La logica emersa è chiara: più automazione, meno espansione della forza lavoro tradizionale.
Il “jobpocalypse” degli entry-level
Una tendenza particolarmente critica riguarda i giovani laureati.
Il Financial Times ha introdotto il termine jobpocalypse per descrivere:
-33% di offerte di lavoro per laureati in USA e UK
Disoccupazione dei neolaureati al 5,8%, +30% rispetto al 2022
Superamento del tasso di disoccupazione medio per la prima volta
L’IA non sta solo sostituendo ruoli senior, ma sta restringendo l’accesso ai percorsi di carriera tradizionali, creando un blocco nell’ingresso al lavoro qualificato.
Analisi globale: Asia meridionale in prima linea
Secondo il rapporto della World Bank di ottobre 2025, in Asia meridionale le offerte per ruoli impiegatizi sono diminuite del 20% dopo la diffusione dell’IA generativa, in particolare nei servizi aziendali e tra le professioni di medio livello. Parallelamente, profili altamente qualificati e complementari all’IA – come medici e manager – registrano premi salariali medi del 30%.
La polarizzazione del lavoro si intensifica: ruoli ripetitivi crollano, ruoli cognitivi avanzati crescono.
Evidenze accademiche: sostituzione e complementarità
Due studi recenti confermano la trasformazione in corso:
Augmenting or Automating Labor? (marzo 2025):
l’IA automatizza ruoli a basso valore, ma aumenta salari e opportunità per profili specialistici.Complement or substitute? (dicembre 2024):
cresce la domanda di competenze digitali, collaborazione e resilienza, con effetti complementari superiori del 50% rispetto alle dinamiche di sostituzione.
Questo scenario indica che la domanda non scompare, ma si sposta verso ruoli capaci di sfruttare l’IA come leva, non subirla.
Focus sulle aziende tech: il caso Amazon
Andy Jassy, CEO di Amazon, ha sottolineato che l’IA ridurrà le esigenze di personale in molti reparti, pur aumentando il bisogno di talenti con competenze avanzate in ambito AI.
La missione è combinare efficacia operativa e riduzione dei costi, spostando risorse verso funzioni tecnologiche strategiche.
Implicazioni per il lavoro e la società
La trasformazione in atto definisce un nuovo paradigma del lavoro impiegatizio:
Riduzione dei ruoli amministrativi e analitici standard
Penalizzazione delle figure junior e della classe media
Safeguard per ruoli specialistici e complementari all’IA
Aumento delle disuguaglianze salariali e professionali
Richiesta crescente di digital literacy e competenze trasversali
Il mercato privilegia chi sa collaborare con l’AI, non competere con essa.
Come rispondere: strategia e formazione
Per affrontare questa fase, risultano fondamentali:
Reskilling e upskilling continuo
Politiche di welfare e transizione professionale
Sviluppo di percorsi educativi per competenze digitali e complementari all’IA
Adozione responsabile dell’IA per modelli uomo-macchina cooperativi
Il futuro del lavoro impiegatizio passerà dalla sinergia tra capitale umano e capacità analitica delle macchine, non dalla sostituzione totale.