Deleyva edizioni, a cura del ricercatore e architetto futuribile Emmanuele Pilia e altri, ha annunciato a breve la prima traduzione in esclusiva del capolavoro di Aubrey de Grey (e Michael Rea), “Endind Aging”. Aubrey Grey, medico biochimico inglese di fama mondiale, presso la Sens Foundation, è il principale teorico ricercatore per le teorie estreme sulla longevità. È spesso di casa alla CNN, per intenderci e prevede almeno entro la metà o fine secolo, farmaci particolari per estendere l'aspettativa di vita umana, non solo verso il nostro pare orologio biologico (120/150 anni) ma persino pluricentenaria, virtualmente immortale.

Transumanesimo o fantascienza

Aubrey de Grey è figura relativamente controversa per le sue previsioni mediche sulla longevità. Non è, sia ben chiaro, un novello visionario folle Frankenstein: al contrario è un rigoroso accademico, grande comunicatore per un apprezzatissimo umorismo tutto anglosassone e scientifico. Forse un giorno sarà paragonato tranquillamente a Newton o Einstein, se non oltre viste le prospettive scientifiche rivoluzionarie. Non solo per la vita soggettiva, troppo breve, per l'ottimizzazione dei propri sogni di esistenze realmente libere e gratificanti o per la ricerca stessa scientifica: s'immagini solo un Einstein ancora creativo a 100 anni. Molto pragmaticamente la longevità e in buone condizioni ovviamente, significa risparmi astronomici per la sanità pubblica o meno, pensioni incluse, risorse oggi sempre piu scarse.

Inoltre per l'attuale trend in progress come aspettativa di vita stessa, rispetto a solo un paio di generazioni fa, ma spesso complicate da malattie ben note, dalla demenza senile, al Morbo di Parkinson o dall'Alzheimer o altre debilitanti e conseguente spesa pubblica. Google stesso finanzia le ricerche sulla longevità.

Il libro per Deleyva

Deleyva editrice è specializzata in testi futurologici cosiddetti postumani o transumanisti. Il Transumanesimo è un movimento internazionale sempre più diffuso, di accademici, scienziati e artisti, si pone come nuova filosofia pragmatica positiva, basata sull'etica e l'estetica della conoscenza scientifica, per nuovi scenari sociali desideranti contro la crisi epocale contemporanea o ricette ecopassatiste fuorvianti se non pericolose.

Si parla di futurismo sociale estremo, la tecnologia come potenzialità totale, anche come potenziamento concreto del corpo e della mente umana. Deleyva ha nello specifico lanciato per la pubblicazione in Italia del libro di Aubrey de Grey, un cosiddetto Crowdfunding, tecnica promozionale sempre più diffusa.

La morte come malattia

Il libro di Aubrey de Grey e le sue teorie postulano una visione della morte quasi come svolta copernicana: la morte non è destino della specie umana ma una malattia: bloccando o invertendo la degenerazione “naturale” dell'organismo, la morte come malattia non è incurabile, può essere curata, virtualmente almeno per diversi secoli. Certe critiche bioetiche e scientifiche convenzionali, riflettono semplicemente l'eterno “horror novi”, l'infanzia timorosa dell'umanità condizionata dalle religioni.

Se oggi una macchina del tempo trasferisse semplicemente un uomo appena del medioevo (pochi anni in chiave storico sociale epocale), quando l'età media era circa 40 anni, gli stessi Gesuiti dell'epoca parlerebbero di immortalità virtuale. La specie umana è giovane, appena 200000 anni circa, figurarsi l'evoluzione sociale, salvo cataclismi ovvio, nei prossimi secoli e millenni che… ci attendono.