Fabrizio Tarducci da Senigallia, meglio noto come fabri fibra, compie 40 anni. In genere si aggiunge, dopo un’età, l’espressione “e non sentirli”, ma per il controverso rapper forse non vale. Almeno a giudicare dai suoi testi.

Carriera

La carriera musicale di Fibra inizia già dalla metà degli anni ’90, quando era parte del gruppo Uomini di Mare. All’epoca si chiamava Fabri Fil e collaborava con l’amico Lato. Nel 2002 il debutto da solista con l’album Turbe giovanili, primo di otto pubblicazioni fino al più recente Squallor, uscito nel 2015 e che contiene il singolo Il Rap nel mio Paese, molto critico sulla situazione del genere musicale in Italia – nonostante il tono appaia più scanzonato che carico di rabbia.

Contro tutti

Fibra ha speso parole non propriamente di stima nei confronti dei colleghi Fedez e J-Ax. Il primo è forse, al momento, il rapper più famoso al grande pubblico grazie anche alla partecipazione come giudice al talent show X Factor. Il secondo è stato, con gli Articolo 31, tra i precursori del funky/rap italiano negli anni ’90 e ora grazie alla collaborazione proprio con Fedez sta tornando ben visibile nella scena. In un’intervista al Corriere della Sera Fibra lamentava come il loro stile fosse “innocuo”, aggiungendo che infatti J-Ax “è partito con la pubblicità della Fiat Uno ed è finito col Cornetto”.

Critiche e controversie

Già perché Fibra, al contrario, ha sempre attirato le critiche di parte del pubblico e dei media per il linguaggio esplicito e i contenuti acidi e crudi, anche se lui si è difeso sostenendo che non si è mai trattato del suo pensiero, semplicemente di realtà che vanno raccontate.

Problema opposto, i suoi fan della prima ora non hanno gradito alcuni dei suoi pezzi più commerciali, come Tranne te, apparentemente più per tv e radio che non di denuncia o comunque più distanti dal suo stile, come potrebbero essere In Italia (con Gianna Nannini), Mal di stomaco o Cattiverie.

Fibra scrittore

Oltre al rap, Fibra si è cimentato nella scrittura.

Prima la sua autobiografia, pubblicata ad aprile 2011. A novembre dello stesso anno esce Dietrologia, con la prefazione di Marco Travaglio, raccolta del Fibrapensiero su televisione, media, politica, musica, una critica contro l’inseguimento a tutti i costi del successo, il consumismo e l’impoverimento culturale e del linguaggio.

Odiato o amato, non sarà certo Mr. Simpatia, ma personaggi come Fibra servono se non altro ad alimentare il dibattito. A migliorarsi, anche se lo si fa per contrasto e non per emulazione di un esempio positivo. Auguri non convenzionali.