Pd e M5S al lavoro per raggiungere l'intesa che porti a una nuova legge elettorale condivisa (almeno) dalle due principali forze politiche del Paese, non indifferenti anche alle parole del Capo di Stato Sergio Mattarella sui rischi di ingovernabilità che il proporzionale porta con sé.

Il Pd Richetti raccoglie il sasso lanciato da Di Maio

Nella giornata di oggi il deputato del Pd Matteo Richetti ha risposto alle dichiarazioni di ieri del collega M5S Luigi Di Maio, aprendo a una collaborazione inedita per la scrittura della nuova legge elettorale con cui andare al voto – in tempi ancora incerti.

“Se Di Maio e il M5S fanno sul serio e sono pronti ad assumersi la responsabilità, è possibile costruire in tempi rapidi un terreno di intesa”, afferma Richetti con ottimismo.

L'impianto della legge elettorale

Criterio su cui convergere, per Richetti, è l'impianto maggioritario della futura legge elettorale, che rispetto al proporzionale garantirebbe meno rappresentatività ma dovrebbe dare certezze sulla governabilità, mettendo al riparo da coalizioni troppo allargate. “Su questo siamo pronti a un lavoro responsabile e proficuo, prosegue il Pd Richetti, in linea con il Presidente della Repubblica Mattarella, preoccupato dalla possibile mancanza di chiarezza dei risultati delle urne.

L'apertura del M5S

“Siamo sinceramente aperti a un confronto con il Pd sulla legge elettorale”, aveva dichiarato ieri Di Maio, vicepresidente della Camera e deputato M5S nel corso della trasmissione di Rai3 In mezz'ora. Esigenza dettata da una parte dai numeri dei principali rivali alle prossime elezioni, dall'altra dalla necessità di risultati elettorali certi dopo il voto, per non andare incontro a “inciuci ed eventuali grandi ammucchiate”.

Per i pentastellati va bene anche far partire la trattativa sulla base del Legalicum (la legge elettorale proposta da Renzi e modificata dagli interventi della Corte Costituzionale, ndr), poi “prima dell'estate il Pd ci dica cosa vuole cambiare”.

Tempi per la legge elettorale

Già questa settimana potrebbero arrivare delle novità.

Il testo base della legge elettorale dovrebbe arrivare giovedì alla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati. Nel frattempo sono previsti anche degli incontri fra il presidente della Commissione Andrea Mazziotti e i delegati dei vari partiti, sorta di consultazione fra le forze in campo. Possibile l'intervento diretto del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, mentre il riconfermato segretario Pd Matteo Renzi pensa a studiare una strategia comune con i suoi.