Lo stile inconfondibile dell’autrice irlandese Lucinda Riley e la sua passione per il Bel Paese caratterizzano la narrazione particolarmente avvincente di "La ragazza italiana". Di sicuro c’è che usare il mondo dell’opera, dei teatri più belli del mondo e del repertorio lirico come quinte scenografiche, è un modo originale per ospitare una storia che fa molto uso del sentimento. Nel romanzo, proprio il tema sentimentale è trattato con cura e padronanza degli argomenti. Anche se, a dirla tutta, alcune figure, come quella di uno dei protagonisti - il tenore Roberto Rossini - pare più avvezza alla frequentazione di un cinismo occultato che a quello dei paesaggi dove prevalga il rosa confetto.

D’altronde, l’unico modo per ottenere il chiaroscuro artistico è avere a disposizione, oltre al chiaro, ovviamente, anche le tenebre. Lo scuro. E, a leggere in profondità questa pubblicazione estiva, il bel cantante d’opera non pare essere difettivo di colori scuri.

Gli altri personaggi

Le altre figure che animano le pagine di "La ragazza italiana", oltre al citato Roberto Rossini - con un cognome così, abbinato alla pronuncia di Scala di Milano, non sarebbe stato difficile per alcuno capirne la professione -, sono Rosanna Menici, suo fratello Luca, Abigail l'amica e l’amante di Roberto. Quindi, oltre a una storia particolarmente articolata, le pagine del Libro offrono anche una teoria nutrita di visi e caratteri che rendono vivace la caleidoscopica macchina narrante di Lucinda Riley.

Gli eventi

Gli episodi maggiori sono legati alle due figure principali, la dolce Rosanna e l’irruento, nonché caratterialmente libero, Roberto. Quest’ultimo, promettente tenore della Scala, spende il suo fascino e la sua voce quando, a ventotto anni, si trova a dare un saggio delle sue capacità vocali. Destino vuole che, si è a Napoli, le sue gesta arrivino a conquistare la giovanissima Rosanna Menici.

Essa ha appena undici anni. Abbastanza, comunque, per restare ammaliata dal ragazzo talentuoso. Ma, la capacità di cantare non è solo presente nel fascinoso tenore. Infatti, pur se timidamente, quando, in occasione di una festa in famiglia e con la presenza di quello che sarebbe diventato la sua passione incontrollabile, lei intona l’Ave Maria, la ragazzina mostra anch’essa un’incredibile duttilità vocale.

Roberto è incantato dalla sua voce. Le consiglia caldamente di studiare canto lirico. È sicuro che un futuro radioso, nel mondo dell’Opera, è pronto ad accettarla. Con tutti i crismi necessari. La giovane per lui ha un talento straordinario. Il romanzo "La ragazza italiana", se non bastassero le inquietudini della coppia, è dotato anche di una sorta di evento segreto che, a fine lettura, il lettore scoprirà.