Nel nuovo film di Paolo sorrentino,'Loro', Silvio Berlusconi è interpretato da Tony servillo, bravissimo come sempre ad entrare in toto nel personaggio, indossando, magistralmente, la maschera dell'ex Cavaliere, come evidenziato dalle prime foto rese disponibili.

"Spero che non sia un'aggressione politica nei miei confronti", ha detto Berlusconi, sarcastico alla sua maniera. In un'intervista recente afferma di aver incontrato da poco il regista ed essersi congratulato con lui per l'Oscar ottenuto con "La grande bellezza", non mancando di sottolineare il proprio apporto alla distribuzione, sicuramente fondamentale in questo ambito.

Dopo alcuni anni dall'uscita de "Il Caimano" di Nanni Moretti, un'altra pellicola dedicata all'uomo che sicuramente fa più discutere i media e l'opinione pubblica in Italia, con le sue vicende politiche, familiari e che riguardano le sue imprese. Ci chiediamo forse se ancora si senta il bisogno di approfondire, scavare, passare al setaccio filmico, storie, leggende o sentenze che hanno accompagnato le nostre giornate fino a ieri, e che pensavamo di aver relegato in un cassetto: sempre Lui, in questa Italia ormai non più medio borghese, sempre gravita intorno alle nostre vite la figura del Silvio nazionale, anche quando qualcuno sperava si potesse girare pagina definitivamente. Insomma ritorna non solum in auge a livello politico e forse istituzionale, sed etiam sul grande schermo, "per la gioia di grandi e piccini", si sarebbe detto una volta.

Sic transit gloria mundi?!

Cosa dovremo attenderci dall'estro di Sorrentino? Una Grande Bellezza versione socio-cultural-politica? Sembra, dalle prime immagini, che lo sfondo debba essere a carattere erotico, affrontando quindi i famosi temi del bunga bunga e delle olgettine. I fans attendono con ansia, così come i meno convinti.

Di certo non rimarremo delusi dalle inquadrature e dalla fotografia di Luca Bigazzi, sempre magistrale, e dalla interpretazione caricaturale ma non per questo scevra di pathos da parte di Servillo.

Il regista campano ci ha già abituato a cinema di grande suggestione poetica e visuale, siamo sicuri non ci deluderà anche questa volta.

"Un archetipo italiano", così Sorrentino identifica la figura del suo protagonista, evidentemente evidenziando la stretta correlazione tra il Presidente ed il sogno del connazionale medio. Buona visione.