Le persone, quando colpite, sanno rialzarsi, ripartire e deviare il dolore facendo leva sulla propria forza. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, Angus Young, leader degli australiani acdc, avrebbe scelto proprio la musica per combattere lo sconforto per la perdita del fratello e collega Malcom. Gli AC/DC, nella loro quarantennale storia, hanno creato una vera community di fans legati a quei riff di chitarra, puliti, taglienti e diretti ed Angus Young è l'anima della band, il tratto caratteristico e pure la cifra stilistica e quindi anche il motore che può ancora sospingere il sound oltre il nero.

Parola di biografo

A spezzare il silenzio, che settimana dopo settimana si faceva sempre più assordante, è stato Murray Engleheart, biografo, autore e comunque anima orbitante nella stretta cerchia degli AC/DC che, dal suo profilo Facebook, ha fatto irrompere un breve messaggio che però, in breve tempo, ha fatto il giro del mondo. La band di Highway To Hell tornerà in studio ed anche in tour con Axl Rose alla voce. Lui, il biografo, potrebbe scommetterci!

Tre cantanti

Prima dell'avvento di Axl Rose, gli AC/DC hanno avuto due voci profondamente particolari con il comune denominatore dato dal canto rauco talvolta al limite della cacofonia eppure amato da milioni di persone in tutto il mondo. Lo scozzese naturalizzato australiano, Bon Scott è quello a cui i fans della prima ora sono più legati anche per quell'aurea ribelle che lo ha sempre contornato.

Scott rappresenta anche il primo episodio in cui gli AC/DC sono caduti ed hanno trovato a forza per superare il lutto legato allo storico singer, come detto tanto particolare nella voce quanto istrionico e travolgente sul palco.

Nel 1980 la band decide di ripartire con un frontman inglese di origini italiane (da parte di madre) che ha la peculiarità di avere la voce ancora più rauca del suo predecessore, ma è talmente unica da fare breccia da subito nei molti cuori legati alla campana di Hells Bells.

Brian Johnson coincide con la nascita dell'album iconograficamente più importante della band, ovvero Back in Black e quei rintocchi di campana sono il saluto e la dedica al compianto Bon Scott. La musica rock, per molti di noi, è raccontata in maniera perfetta in quel disco con il riff della title-track fino al blues seducente di Rock and Roll ain't noise pollution.

Esaurito il sodalizio musicale con Brian Johnson, nel 2016, gli AC/DC decidono che non è ancora il momento di fermare la corrente elettrica e chiamano sul loro palco una star in declino, uno di quei cantanti che negli anni '80 e per la prima metà dei 90's ha primeggiato come pochi altri, Axl Rose. La scelta è controversa, in molti storcono il naso perché la band di cui era leader, i Guns and Roses, per molti ha rappresentato il primo amore ed anche la più grande delusione. Oggi Axl deve conquistarsi sul campo, o meglio, sul palco la stima del popolo degli AC/DC, un popolo da sempre abituato bene e con un palato abbastanza difficile.