Diventare invisibile, questa è la cura che propone Nessuno, per salvare quattro donne dalla loro vita illogica e crudele. Annullare se stesse, la loro identità, la cerchia di persone che le circondano, per ricominciare a vivere; dimenticare un passato doloroso e privo di razionalità, lasciar andare una vita doppia, fatta di menzogne e falsità, nella quale sono intrappolate. Nella sua perversione, Nessuno cerca di introdurre una vena di bontà in quello che fa, nonostante l’abominio che compie. Un abominio del quale l’ispettore Piero Nardi, colui che dovrebbe proteggere la sicurezza della società, era a conoscenza, nei minimi dettagli, grazie a una lettera nella quale il malvagio sequestratore descriveva tutto ciò che avrebbe fatto.

La sua volontà era quella, infatti, di sequestrare quattro donne, a distanza di una settimana l’una dall’altra, curarle e poi lasciarle nuovamente libere, infine, avrebbe rapito un uomo, il quale, però, non avrebbe avuto scampo. Nardi non dà troppo peso a questa lettera, lascia correre, fino a quando si rende conto che, con il rapimento della prima donna, Nessuno stava davvero mettendo in pratica quello che aveva predetto nel suo scritto. Da questo momento parte una vera e propria lotta, contro il tempo e contro l’inquietante sequestratore, nella quale l’ispettore di Tolentino è affiancato da un collega, l’ispettore Gambuti.

Gli errori si pagano

Una lotta che provocherà in Nardi un profondo senso di insicurezza e frustrazione, accentuati dal fatto di aver commesso un errore fin dall’inizio, dall’inesorabilità del tempo che trascorre senza lasciare la possibilità di soffermarsi a riflettere su quale sia la decisione migliore da prendere, dall’estrema necessità di riuscire a individuare il filo conduttore che collega tutte le vittime, in modo da essere in grado di fermare questo gioco perverso e feroce che Nessuno sta conducendo.

Subentra una situazione di impotenza che mette in difficoltà l’ispettore non si limita solamente al piano professionale, ma si estende anche al livello personale, perché il suo lavoro e le sue assenze, talvolta prolungate e delle quali non si ha preavviso, non vengono compresi dalla moglie, che lo accusa di non essere presente nella vita famigliare.

Anche questo è uno degli spunti di riflessione che Mogliani offre, tra le sue pagine, al lettore: lo porta infatti a riflettere su quanto sia difficile e impegnativo avere delle relazioni interpersonali sane, serene e fruttuose, capaci di dare sicurezza e stabilità. Mostra, invece, come ci sia qualcosa di malsano nei rapporti umani, che questa relazione insalubre si specchia negativamente anche sulla propria persona e sulla propria vita, portando gli individui a compiere gesti inconsulti, vendicativi e violenti.

Fingere a tal punto da non essere più in grado di riconoscersi e riconoscere gli altri. Si raggiunge, così, un punto di non ritorno, una situazione così insostenibile da dover ricorrere a rimedi, talvolta estremi, per poter sopravvivere. Si creano quindi vite parallele, realtà diverse che diano nuovi stimoli e nuovo brio a una vita troppo monotona e deprimente.

Il lato oscuro della psiche umana

Mogliani, con il suo romanzo, propone una vera e propria analisi psicologica della persona, facendo capire che anche l’individuo più insospettabile, può nascondere nella propria psiche dei lati oscuri e incomprensibili, sconosciuti agli altri ma anche a se stesso, che lo portano a diventare una versione altra di sé, una variante irriconoscibile.

Nel momento in cui si diventa consapevoli di questa doppia versione di sé, scaturisce un bisogno di fingere, di nascondere una realtà che non ha spiegazioni razionali, di trovare una via di fuga per rimediare a questa faccia sconosciuta.

Non è semplice affrontare un tema così complesso come quello della mente umana, Mogliani c’è riuscito egregiamente. Costruendo un intreccio tra thriller e romanzo psicologico esemplare, restituendo al lettore una narrazione dalla quale è difficile staccarsi e nella quale ci si immerge completamente, cercando, insieme all’ispettore, di scovare indizi e cercare delle spiegazioni plausibili alle vicende che si rincorrono pagina dopo pagina.