Figlio d'arte di papà Mario, un fratello musicista, Giovanni. Leandro Renzi, il giovane violinista palermitano star del web con centinaia di migliaia di visualizzazioni all'attivo, prosegue la strada di famiglia intrapresa dal padre e dal fratello con i quali, spesso, condivide il palco, i progetti lavorativi e i successi. Lo abbiamo intervistato.

Una passione di famiglia diventata vocazione

Ha proseguito la "strada dell'arte e del violino" Leandro Renzi, un talento coltivato sin da piccolo attraverso il gioco e che è proseguito con gli studi al Conservatorio diventando, infine, una professione anche per lui: "Papà ha indirizzato me e mio fratello sin da piccoli verso questo strumento - ha affermato Leandro Renzi - e dopo gli studi abbiamo proseguito da soli, con le nostre gambe, seguendo la nostra passione.

Ho cominciato a giocare col violino a 8 anni e a 14 anni sono entrato in Conservatorio".

La passione, ma anche l'empatia col pubblico sono fondamentali per entrare in connessione col prossimo e riuscire, così a trasmettere emozioni: "Se non facessi il mio lavoro con passione, sarebbe molto difficile portarlo avanti - ha spiegato - e lo faccio con tanta passione da quando avevo 18 anni. La musica per me non è fine a sé stessa, ma deve approcciarsi al pubblico per coinvolgerlo e avvicinarsi a lui per lasciargli qualcosa di te".

Si potrebbe quindi parlare di 'empatia della musica'?

"Assolutamente si - ha sottolineato Leandro Renzi - e questa è una caratteristica che ho preso da mio padre, la voglia, anzi, il bisogno di lasciare un sorriso nel volto di chi mi ascolta e trasmettere le stesse emozioni che provo io".

Non solo violino classico, ma anche elettrico e l'originale violino "riadattato" con luci a led ed amplificato sono tra gli "strumenti da lavoro" dei Renzi che rispettano la più antica tradizione classica del violino, ma che danno anche un tocco innovativo ai loro spettacoli e attraverso i quali declinano brani di generi molto diversi, dalla musica classica alla leggera passando per la dance.

Musica, ma anche solidarietà tra le aspirazioni del giovane Leandro, che annovera tra i suoi desideri l'idea di realizzare un progetto solidale e benefico: "Mi piacerebbe portare la mia musica negli ospedali per dare conforto a chi soffre - ha spiegato - in particolare ai bambini. È da un po' che lavoro ad un progetto di questo tipo e intendo riuscire a realizzarlo".

Se non avessi scelto di proseguire la strada di papà, cosa avresti scelto?

"Sicuramente avrei scelto comunque la musica, perché fa parte di me e del mio carattere, ma l'influenza di papà e il mio amore sempre più forte per il violino sono stati determinanti".

Il violino, secondo te, ha concluso la sua evoluzione o può ancora trasformarsi per creare qualcosa di nuovo?

"Credo che qualcosa di nuovo si possa sempre creare sperimentando e spaziando tra un genere e l'altro fino a produrre l'inaspettato".