Dopo il record fissato a maggio con il raggiungimento dei 2.218,2 miliardi di Euro, il debito pubblico italiano si attesta nel mese di giugno 2015, a quota 2.203,600 miliardi con una riduzione sul mese precedente pari a 14,6 miliardi. Secondo la Banca d'Italia, che come di consueto ogni mese comunica le variazioni del nostro debito, il risultato è dovuto essenzialmente all'avanzo di cassa del mese, cosa che non si era verificata a maggio, quando il debito ha raggiunto il suo massimo storico.

Interrotta la serie dei rialzi

Il calo del debito di giugno, segna per la prima volta nel 2015 una inversione di tendenza.

Di fatto l'ultimo calo del debito si era avuto a Dicembre 2014, quando era a quota 2.134,900 miliardi,da quel momento in poi, ci sono stati solo rialzi, fino a raggiungere il record a maggio. Si spera che questo ribasso non sia solo un caso, anche perchè l'aumentare continuo del debito costringe l'erario a sborsare cifre sempre maggiori per il pagamento degli interessi sullo stesso debito, che il Ministero dell'Economia quantifica attualmente in 90 miliardi di Euro all'anno, una cifra notevolissima per un paese che ormai da 5 anni è a crescita pressochè zero.

Debito in rialzo nel 2015, entrate in calo

Nonostante tutto però, il debito nel suo complesso nei primi sei mesi dell'anno è aumentato e di molto anche.

A fine 2014, come riportato in precedenza, era a 2.134,900 miliardi, oggi si attesta a 2.203,600 miliardi con un aumento di 68,7 miliardi di Euro. Nonostante la piccola ripresa della nostra economia, nel 2015 il debito continua a salire, segno che evidentemente bisogna operare maggiori tagli agli sprechi della Pubblica Amministrazione.

Dato interessante infine quello relativo alle entrate tributarie; negli della crisi raramente si era assistito ad un calo. Secondo i dati diffusi oggi a giugno ammontano a 41 miliardi mentre a giugno 2014 erano di 42,7. Stessa cosa si può dire per il semestre 2015 rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, 187,1 miliardi contro 188,1.