Secondo uno studio condotto dalla confesercenti la crescita degli esercizi commerciali di proprietà di stranieri è pari al 4,86% ovvero circa settemila attività in più rispetto al 2015. L'Osservatorio di Confesercenti ha calcolato che attualmente in Italia ci sono circa centosessantamila esercizi "etnici". Una miriade di negozi ed attività che si occupano di diversi settori, dai prodotti alimentari (in particolare nel settore ortofrutticolo) alla cosmesi, dagli articoli per la casa alla vendita di prodotti provenienti dalle loro terre di origine.

Il dato emerso dallo studio di Confesercenti va in contrasto nettamente con la "desertificazione", in atto ormai da qualche anno, degli esercizi condotti da Italiani. Nell'ultimo anno le aziende Italiane che hanno chiuso (la stragrande maggioranza per problemi economici) sono circa duemila solo nel settore del commercio.

Dallo studio di Confesercenti emerge che anche sul fronte lavoro le imprese italiane battono quelle italiane con punte addirittura di 7 volte sopra la media del settore commercio, addirittura nelle imprese ortofrutticole e in quelle informatiche, la crescita è in doppia cifra, infatti si aggira intorno all'11,5%. Nel settore "ambulante" la situazione ha anche percentuali maggiori, infatti a livello nazionale la presenza di attività di proprietà di stranieri è del 53% (toccando percentuali impressionanti nel campo degli ortofrutticoli e dell'abbigliamento) circa centotrentamila attività.

In alcune città addirittura, la percentuale di ambulanti stranieri, tocca percentuali anche più alte. in alcuni mercati di quartiere di alcune città gli ambulanti stranieri coprono la quasi totalità dei banchi presenti.

Secondo il Segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni:"La crescita delle attività straniere in Italia è positiva però non si può nascondere la criticità della situazione riguardo la situazione delle imprese Italiane".

Secondo Valerio Arenare di Patria Nostra, invece, la situazione è preoccupante e bisognerebbe interrogarsi del come mai crescono in maniera così evidente gli esercizi di proprietà di stranieri e chiudono in numero impressionante gli esercizi italiani. "Lo Stato dovrebbe aiutare e tutelare gli imprenditori e ditte individuali Italiane sopratutto in questo periodo di crisi profonda per evitarne la chiusura, invece - conclude Valerio Arenare - dovrebbe controllare in modo più attento le imprese straniere da un punto fiscale e della qualità dei prodotti e sopratutto sorvegliare sulla vera natura di alcuni esercizi e chiaramente occorrerebbe un maggiore controllo e sanzioni adeguate per il commercio abusivo anche esso gestito per la stragrande maggioranza da stranieri".