Partenza positiva per banco BPM, il nuovo istituto di credito nato dalla fusione di Banco Popolare e di Banca Popolare di Milano. Nonostante alcuni rumors sulla necessità di rettifiche aggiuntive per i crediti deteriorati, circolati il mese scorso, il mercato sembra accogliere positivamente il primo esempio di aggregazione tra banche popolari previsto dalla riforma Renzi.
Per gli ex soci ed azionisti non ci sono cambiamenti di rilievo, considerando che, da quando sono stati fissati i rapporti di concambio, i titoli dei due istituti si sono mossi quasi in parallelo.
Cda di Capodanno per il terzo gruppo bancario del paese
Se si tiene da parte MPS, oggetto di ricapitalizzazione precauzionale da parte del governo dopo il fallimento dell'aumento di capitale, Banco BPM con 7,1 miliardi di patrimonio dovrebbe essere il terzo gruppo bancario italiano dopo Intesa e Unicredit.
Il giorno di Capodanno si è tenuto a Verona, sede amministrativa dell'istituto, il primo consiglio di amministrazione che ha assegnato le deleghe. Giuseppe Castagna - di provenienza BPM - sarà amministratore delegato, mentre di provenienza Banco dovrebbe essere il nuovo presidente Fratta Pasini. Il direttore generale sarà Maurizio Faroni, mentre i nuovi vicepresidenti saranno Guido Castellotti e Maurizio Comoli.
Inoltre sono stati nominati condirettori generali Salvatore Poloni e Domenico De Angelis.
Le prospettive del nuovo gruppo
Sull'assetto del nuovo gruppo pesa il giudizio negativo di "Fitch Ratings" che, prima di Natale, ha abbassato il rating dei due istituti in procinto di fondersi, portandolo a "BB-". Il nodo fondamentale rimane la qualità dell'attivo, ritenuta inferiore alla media degli istituti di queste dimensioni a livello globale, secondo il giudizio dell'agenzia di rating.
Guardando alla prospettiva del nocciolo di controllo, alla fine di marzo scadrà il limite al possesso azionario, attualmente fissato al 2,5%, e ci sono già indiscrezioni su manifestazioni di interesse per le azioni oggetto di diritto di recesso in fase di fusione.