Nonostante il testo della norma parli di soggetti che effettuano la vendita di prodotti e la prestazione di servizi, potrebbero essere possibili delle esenzioni per alcune categorie grazie al provvedimento, in fase di preparazione, che deve fissare, definitivamente, le penalità. Tale provvedimento, atteso fin dal febbraio 2016, non dovrebbe più essere un decreto ministeriale congiunto di Economia e Sviluppo Economico, bensì un decreto legislativo di attuazione della direttiva europea sul taglio dei costi nei pagamenti elettronici, che è stato, recentemente, trasmesso dal Governo alle Commissioni competenti per i necessari pareri.

Quello che per ora è dato sapere è che, per ogni pagamento non effettuato attraverso strumenti elettronici, verrà applicata una sanzione di 30 euro. Vediamo, quindi, cosa si prevede per le diverse categorie commerciali.

Negozi, ristoranti, bar, piccoli esercizi commerciali

Rimanendo al dato letterale della norma tutte le attività commerciali dovrebbero essere obbligate a dotarsi di Pos per i pagamenti con moneta elettronica. Addirittura, anche gli artigiani sarebbero tenuti a rispettare l'obbligo. E, per queste categorie, non è possibile neanche fare appello all'esenzione, prevista dal primo decreto di attuazione della norma, in base al fatturato, in quanto ormai abbondantemente scaduta dal 30 giugno 2014.

Ingegneri, tecnici, legali

Per quanto riguarda i professionisti, il punto discriminante stabilito dalla norma è il contatto diretto con il pubblico. Di conseguenza, indipendentemente da quale categoria appartenga, il professionista che opera a diretto contatto con il pubblico deve dotarsi di Pos, per consentire al cliente di pagare con bancomat o carta di credito.

Il caso delle Associazioni tra Professionisti

A quanto è dato sapere, nel decreto attuativo della direttiva europea potrebbe essere inserita una norma che prevede l'esclusione dell'obbligatorietà del Pos per quei professionisti che operano dietro lo schermo di uno studio associato. E questo in quanto questi soggetti non fatturerebbero direttamente al cliente, ma al titolare dello studio.

Per quanto riguarda, invece, il caso di tabaccai e benzinai sembra profilarsi all'orizzonte un'esclusione temporanea. Il motivo dell'esclusione risiederebbe nel fatto che queste categorie incassano delle imposte dai clienti finali, come le marche da bollo o le accise, che poi riversano all'Erario.

Il taglio delle commissioni bancarie

Le sanzioni stabilite nella direttiva europea a cui si sta per dare piena attuazione hanno come contro-altare la riduzione, più volte sollecitata da diverse categorie commerciali, delle commissioni bancarie, soprattutto sui micro-pagamenti. Come davamo conto in un precedente articolo, infatti, gli istituti di credito e gestori delle carte saranno tenuti ad applicare delle commissioni ridotte su tale tipologia di pagamenti, cioè quelli inferiori a 5 euro.