Annualmente i cittadini italiani si trovano a pagare in media 147 euro per il bollo auto, andando così a designare una delle tasse più detestate. Si tratta, in effetti, di un importo piuttosto alto, che va poi personalizzato sulla base della potenza dell'autoveicolo e del numero di auto in proprio possesso. Ma la Legge di Bilancio 2018, potrebbe andare a creare maggiori situazioni spiacevoli, in quanto i diritti acquisiti potrebbero essere messi nuovamente in discussione.

Il bollo auto nella Legge di Bilancio 2018

Uno dei temi affrontati nella bozza della Legge di Bilancio per il prossimo anno riguarda il bollo auto.

In primis questa andrà a designare le situazioni in cui il soggetto non sarà tenuto ad effettuare il pagamento, non introducendo però, in linea di massima, alcuna novità di particolare rilevanza. Saranno dunque esonerati dal pagamento del bollo auto i veicoli intestati ad una persona disabile, comprendendo handicap sia fisici che psichici la cui gravità è tale da poter ricevere l'indennità di accompagnamento; le autovetture d'epoca ed infine quelle a gpl, metano, elettriche ed ibride. Nello specifico, per quest'ultima ipotesi, sarà doveroso fare riferimento alla normativa prevista per la propria regione.

Il pagamento del bollo auto prima della Legge di Bilancio 2018

Una delle proposte introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 è di andare a modificare i termini previsti per la prescrizione del bollo auto.

Prima della bozza proposta dal Governo, e quindi com'è attualmente in vigore, la tassa da versare cade in prescrizione trascorsi i 3 anni: il calcolo temporale, però, avrà inizio non nel momento in cui si rileva l'obbligo di pagamento, bensì a partire dal 1° Gennaio dell'anno successivo. Per chiarire al meglio la normativa vigente, potrebbe essere utile un esempio: si consideri un bollo auto da corrispondere, la cui scadenza è stata fissata a Novembre 2017.

In caso di mancato pagamento, la tassa cadrà in prescrizione 3 anni dopo, ossia il 1° Gennaio 2020.

L'intervento del Governo sul bollo auto

Contrariamente a quanto è previsto attualmente dalla legge, a partire dal prossimo anno i termini relativi alla prescrizione del bollo auto potrebbero essere modificati. Si tratterebbe di un intervento che andrebbe a spostare la dead-line da 3 anni a 10 anni, permettendo così all'Agenzia delle Entrate di riuscire ad ottenere le somme dovute più facilmente.

In più, la Legge di Bilancio 2018 applicherebbe la modifica legislativa in maniera retroattiva ed è proprio a tal proposito che la Corte di Cassazione si è opposta fermamente all'intervento. Alla base del suo disappunto ci sarebbe il fatto che la nuova Legge di Bilancio andrebbe a modificare i diritti acquisiti dei titolari delle autovetture, i quali si troverebbero a dover corrispondere il bollo auto nonostante sia caduto in prescrizione.