Il noto finanziere e filantropo statunitense George Soros ha recentemente criticato i più influenti big del web, il social network Facebook e la megacorporation Google. La critica del magnate è avvenuta nel contesto del suo discorso tenuto al World Economic Forum, la conferenza internazionale in corso in questi giorni nella cittadella svizzera di Davos. Come riportato da un articolo scritto sulla testata giornalistica di tecnologia 'Tom's Hardware', Soros ha accusato Google e Facebook di monopolio e ha affermato che le due corporations sono coinvolte in un processo di 'manipolazione mentale' dei propri milioni di utenti.

L'accusa di Soros: 'Google e Facebook sono un pericolo per la democrazia'

Secondo quanto sostenuto sul già citato articolo di 'Tom's Hardware', il finanziere ha dichiarato che la manipolazione esercitata dai due colossi del web viene effettuata allo scopo di perseguire i propri interessi corporativi. Inoltre, stando a quanto riportato in un articolo del sito 'Web News.it, Soros ha definito sia Google che Facebook delle serie 'minacce per la democrazia' e ha ribadito che costituiscono un notevole ostacolo all'innovazione. Oltre a ciò, il magnate e filantropo ha affermato che le due megacorporations del web inducano volontariamente gli utenti alla dipendenza virtuale e alla graduale rinuncia del proprio pensiero critico.

L'attacco del finanziere contro il Bitcoin: 'È una bolla'

Durante il discorso tenuto presso la Conferenza di Davos, Soros ha parlato anche di altri problemi d'attualità che interessano la società occidentale e il mondo in generale. In particolare, il magnate ha reso nota la sua opinione sulla discussa tematica delle criptovalute e in particolare del Bitcoin.

Il finanziere e fondatore dell 'Open Society', notoriamente esperto e attivo nel mondo dell'economia e dell'alta finanza internazionale, ha dato un parere alquanto critico nei confronti dello stesso Bitcoin definendolo come 'una tipica bolla'.

Nonostante ciò, stando a quanto scritto in un articolo di 'Milano Finanza', Soros ha ritenuto che il fenomeno delle criptovalute non si arresterà facilmente e questo per via del fatto che esse saranno sempre di più utilizzate per fini poco nobili, come il riciclaggio del denaro sporco. Inoltre, il noto magnate ha anche affermato che il Bitcoin continuerà ad esistere sinché ci saranno le dittature.