Ritirato latte Lactalis in polvere per bambini contaminato dalla salmonella. Si tratterebbe dell'ennesima allerta alimentare che ha avuto origine, questa volta in Francia, dopo che un numero molto alto di neonati ha contratto la salmonella in seguito al consumo del latte in polvere fabbricato in uno stabilimento francese a Craon. In concomitanza al problema sarebbero coinvolti più di 80 paesi e milioni sono le scatole del latte in polvere incriminato che dovranno essere richiamate e rimosse da tutti gli scaffali dei rivenditori. Besnier, in una recente dichiarazione, avrebbe promesso risarcimenti per le famiglie coinvolte dal problema.
Latte in polvere Lactalis alla salmonella: ecco cosa è successo
La segnalazione del latte contaminato era stata fatta già diverse settimane fa, ma, stando ai fatti, si è continuato a vendere il latte nonostante l'allarme emanato dall'agenzia a tutela dei consumatori francesi che, a tal proposito, avrebbe, di conseguenza, avviato indagini più approfondite. In seguito ai controlli, sarebbero emersi problemi anche in altre tipi di latte artificiale, a causa di una possibile contaminazione di salmonella nel periodo contemplato, in particolar modo, dal primo maggio al 6 maggio del 2017. I rivenditori, secondo le disposizioni stabilite, dovranno rimuovere dagli scaffali le confezioni del latte Lactalis, poiché potenzialmente tutte pericolose.
Tantissime azioni legali sono state intraprese contro il gruppo che produce questo tipo di alimento, soprattutto da parte di genitori di bambini, coinvolti dalla contaminazione della salmonella presente nel latte.
I prodotti dell’azienda Emmanuel Besnier presenti anche in Italia
Un enorme scandalo, quello del latte Lactalis per neonati contaminato dalla salmonella, e prodotto dal gigante francese del settore Emmanuel Besnier, di cui farebbe parte anche la Parmalat italiana.
Le associazioni a difesa dei consumatori si preparano, quindi, a scendere sul piede di guerra pronti ad affrontare una mega causa contro l’industria produttrice che, anche secondo molte aziende distributrici del prodotto, come la Carrefour, Auchan e la Leclerc, accusano di poca chiarezza la gestione del problema e di non aver tempestivamente e idoneamente trasmesso i lotti dei prodotti a rischio.
Lo stabilimento con sede a Craon della Lactalis era già stato coinvolto nel 2005 per casi di salmonella riconducibili a suo riguardo e il batterio riscontrato nei neonati di quest’ultima contaminazione del prodotto sarebbe dello stesso tipo. Un particolare che lascerebbe pensare ad una ennesima scarsa vigilanza da parte degli addetti del processo produttivo dell’azienda. Le successive analisi sanitarie, effettuati dal personale veterinario preposto ai controlli, avrebbero riscontrato, infatti, delle non conformità confermando la presenza di condizioni non idonee nell’iter della produzione del latte in polvere Lactalis.