Cambiano i parametri di accesso all'esenzione per il Canone RAi e si amplia la platea dei potenziali beneficiari. I due criteri principali da tenere in considerazione sono un reddito da pensione non superiore alle 8mila euro annue ed un'età anagrafica di almeno 75 anni. Secondo quanto previsto recentemente da un apposito decreto inserito negli scorsi giorni all'interno della Gazzetta Ufficiale, si è registrato quindi un innalzamento della soglia di reddito, che in precedenza era fissata a 6713 euro annue. In questo modo, la platea dei potenziali beneficiari dell'esenzione triplica, passando da circa 115mila persone agli attuali 350mila.
Come presentare la domanda di esenzione
Entrando nel merito della procedura da seguire per poter beneficiare dell'esenzione, i contribuenti aventi diritto dovranno rivolgersi all'Agenzia delle Entrate al fine di presentare una specifica domanda sostitutiva. In alternativa è possibile inviare un'apposita raccomandata all'Ufficio dell'Agenza delle Entrate (Ufficio Torino 1-sat, sportello abbonamenti TV, Casella postale 22, 10121 Torino), accompagnata da un documento d'identità valido e dal modello scaricabile presso il sito dell'AdE.
La scadenza da tenere in considerazione per l'invio
In merito alla scadenza utile per poter procedere con la propria richiesta di esenzione, ricordiamo che la legge fissa la data ultima al 30 aprile 2018.
Se si salta questa scadenza, sarà comunque possibile procedere con la richiesta di esenzione per il semestre successivo. In questo caso le domande dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 luglio. Importante sapere che il legislatore ha previsto la concessione automatica per gli anni successivi, quindi non servirà inviare ulteriori domande di esenzione.
I redditi esclusi da calcolo della soglia di esenzione
Per quanto concerne il limite fissato a 8mila euro per l'esenzione, la normativa prevede che rimangano esclusi dal calcolo i redditi esenti dall'Irpef (come ad esempio le rendite INAIL), il TFR e le relative anticipazioni, i redditi derivanti dall'abitazione principale e quelli che risultano soggetti a tassazione separata.
Per chi avesse dubbi, è possibile rivolgersi al proprio patronato di fiducia.
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità riportate nell'articolo.