L'Italia è con il fiato sospeso. CI sarebbe voglia che, ad oggi, esistesse realmente la prospettiva che da qui a breve tempo possa costituirsi un governo in grado di elaborare delle strategie finalizzate a far progredire una pese che, stando alle ultime notizie, non decolla come potrebbe o avrebbe voluto.

Mentre si attendono sviluppi sul piano politico, quello che poteva essere un concetto sul quale i due leader del partito e della coalizione vincitrice, Luigi Di Maio e Matteo salvini, potrebbe essere disintegrato da quelle che sono le esternazioni dei vertici previdenziali.

Salvini e Di Maio. l'idea che naufraga?

L'auspicio di molti è che, in qualche modo, si arrivi ad un accordo che porti Salvini e Di Maio ad un governo che, almeno in maniera momentanea, possa concordare su delle riforme essenziali per poi traghettare l'Italia nuovamente al voto, in elezioni dove tornerebbero avversari.

Questo scenario è stato ipotizzato sulla base di alcune linee programmatiche sembrano essere comuni nelle strategie dei due. Tra questi figura l'assoluta contrarietà alla presenza della Legge Fornero, quella che venne istituita dal Governo Monti e che portò di fatto allo slittamento del momento della pensione per molti e a tante altre misure come quelle che, ad esempio, hanno portato all'innalzamento dell'età pensionabile in maniera proporzionale all'aspettativa di vita rilevata dall'Istat.

Quel tipo di riforme venne adottato per permettere all'Inps di restare in piedi ed evitare che i conti dell'ente diventassero problematici da gestire. Salvini e Di Maio restano comunque dell'idea che si possano adottare strade alternative a quelle di far lavorare più a lungo gli italiani, ma ad oggi sembrano esserci solo pareri contrastanti da parte dei tecnici del settore.

Riforma Fornero addio? Il parere dell'Inps

L'opinione che sembra cancellare l'ipotesi di una completa abolizione della Legge Fonero arriva da un pulpito autorevole. Ed è quello di Loy, come riporta termometropolitico.it, , presidente del comitato di indirizzo e vigilanza Inps, che ritiene che con questo quadro occupazione non è immaginabile pensare di cambiare i "paletti" disposti dalla Legge Fornero.

Le uniche opportunità potrebbero essere rappresentate dal fare delle modifiche, non si potrebbe andare oltre poiché le Pensioni vengono pagate con i contributi di lavora oggi e proprio nei giorni scorsi è emerso che i redditi da pensione, in Italia, superano quelli da lavoratore dipendente. Loy ha però sottolineato che la Riforma Fornero parte dallo sbagliato principio che tutte le persone uguali, non tenendo conto che ciascun lavoro prefigura condizioni di lavoro diverse. Una doccia fredda a metà dunque, dato che viene considerato possibile uno scenario con una Legge Fornero più flessibile.