Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha rilasciato un'intervista al vicedirettore del Corriere della Sera, Federico Fubini, nella quale talune possibili ambiguità sulla futura azione del nuovo governo sono state sciolte. In particolare, con riferimento alla permanenza dell'Italia nell'area Euro, la posizione unanime di tutte le forze politiche di maggioranza, va nella direzione di escludere categoricamente qualunque ipotesi di uscita volontaria e un serio impegno volto a evitare che si verifichino condizioni di dissesto nel bilancio dello stato o di deficit eccessivo.

Considerando le turbolenze osservate nei giorni scorsi sui mercati finanziari, le posizioni moderate illustrate nel corso dell'intervista dovrebbero avere la finalità di gettare acqua sul fuoco e ridurre l'incertezza sul futuro operato del governo.

Rimanere nell'Euro e pagare i fornitori

Il primo e più rilevante punto della conversazione, probabilmente perché di maggior interesse per gli operatori finanziari, ha riguardato la permanenza dell'italia nell'Euro. Il ministro ha confermato che, non sono non sussistono propositi in merito a un'uscita volontaria, ma che l'intento principale è quello di mantenere una disciplina di bilancio che metta al riparo anche da "uscite involontarie".

Sotto il profilo della situazione economica del paese, il ministro ha voluto sottolineare i dati positivi in merito all'avanzo primario che il paese registra da diversi anni, alla posizione finanziaria netta sull'estero quasi in equilibrio e all'avanzo commerciale.

A domanda diretta in merito alla volontà di mettere mano al sistema previdenziale (l'abolizione della legge Fornero è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale), ha poi risposto assicurando che su quel versante i vincoli di sostenibilità nel medio termine verranno rispettati.

Con riferimento alla ventilata ipotesi di saldare i debiti commerciali della pubblica amministrazione con titoli di nuova emissione detti "mini-bot" il ministro ha evidenziato la volontà di saldare quel tipo di pendenze nei tempi previsti e in moneta, evitando soluzioni temporanee.

Parole rassicuranti per i mercati

Nel complesso, il discorso del ministro è risultato particolarmente tranquillizzante nei confronti delle prospettive incerte, che nei giorni passati hanno causato turbolenze nei mercati finanziari. Dichiarando apertamente la volontà di mantenere l'adesione alla moneta unica e di perseguire una Politica di bilancio che non causi deficit eccessivi o dinamiche insostenibili del debito, Tria ha voluto segnalare che gli obbiettivi inclusi nel contratto di governo verranno perseguito nel rispetto di vincoli fondamentali di condotta, che possano qualificare il nostro paese come emittente affidabile per i titoli di debito pubblico.

Difficile dire se il discorso riuscirà a rassicurare i mercati dei capitali, va tuttavia riconosciuto che si tratta di un messaggio positivo che lascia ben sperate in merito all'operato del nuovo governo.