Qualcuno potrà gridare allo scandalo, ma è tutto perfettamente legale. Le famiglie che hanno perso la propria abitazione dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova ed avevano contratto un mutuo con un istituto bancario per il pagamento dell'immobile, dovranno continuare regolarmente a versare la rata e non riceveranno sconti. Purtroppo è quanto previsto dal nostro ordinamento che non considera alcun caso eccezionale, dunque nemmeno calamità naturali o disastri di qualunque altro tipo, salvo che la persona che ha acceso il mutuo non sia in possesso di una copertura assicurativa.

Perché la cifra del mutuo va restituita, si tratta di una somma che un istituto bancario ha già consegnato ad un altro, un debito che esiste sempre fino alla sua estinzione definitiva anche se, di fatto, l'immobile non esiste più.

Obbligo di restituzione indipendente

L'ordinamento è, pertanto, abbastanza chiaro in materia. "Il mutuario resta obbligato a saldare le rate del mutuo, anche nell'ipotesi di perdita totale dell'immobile. L'obbligo di restituzione è indipendente rispetto all'esistenza del bene che si è acquistato in passato", ha spiegato Aldo Bissi, collaboratore del portare 'Ridare' esperto di pratiche in materia di responsabilità civile e risarcimento danni. Intervistato da Repubblica, Bissi ha spiegato che "la banca può rivalersi su eventuali altri beni del debitore nel caso in cui smetta di pagare il mutuo", dunque su beni mobili come l'autovettura o il pignoramento dello stipendio.

Relativamente ad eventuali assicurazioni, l'unica che in questo caso potrebbe tutelare il cittadino è una polizza a copertura totale del 'rischio di perimento dell'immobile'.

Alcune banche vengono incontro alle famiglie genovesi

Nel caso del Ponte Morandi, però, alcuni istituti bancari stanno venendo incontro alle esigenze delle famiglie vittime della tragedia.

Unicredit e Carige hanno deciso di concedere ai debitori la sospensione del pagamento delle rate per i prossimi 12 mesi, un periodo al termine del quale ovviamente le famiglie dovranno riprendere a versare le quote dovute. Ci vorrebbe una misura che preveda l'annullamento totale dei mutui quando, per cause straordinarie, si perdono le abitazioni, ma questa ovviamente non è una materia bancaria.

Dunque non sarebbe male, da parte del governo in carica, prevedere una normativa che sancisca l'annullamento dei mutui per cause come quella di Genova, di concerto ovviamente con le banche interessate, altrimenti per il cittadino è una beffa che si aggiunge al danno già subito.