Tariffa unica per le Rc auto su tutto il territorio nazionale e una stangata di 4 miliardi di Tasse per banche ed assicurazioni. Sono queste alcune delle novità spuntate dalla manovra di bilancio approvata ieri dal Consiglio dei Ministri che prevede, quindi, l’introduzione di una Rc auto più equa e svela la principale risorsa per il finanziamento di reddito di cittadinanza, quota 100 per le pensioni e flat tax, le misure “bandiera” dei due partiti di governo, Lega e Movimento 5 Stelle.

Assicurazione Rc auto, una tariffa unica in tutte le Regioni

Oltre agli argomenti già ampiamente conosciuti e dibattuti, regolarmente inseriti nella manovra di bilancio come il reddito di cittadinanza, il superamento della legge Fornero, il taglio delle pensioni d’oro e il decreto per la pace fiscale, è spuntato a sorpresa un secondo decreto sulla semplificazione degli adempimenti. Semplificazione che dovrebbe contenere anche l’introduzione della tariffa unica per le assicurazioni Rc auto, superando così il sistema attualmente in vigore che prevede tariffe differenziate con premi maggiorati nelle aree geografiche più a rischio. Non si tratta ancora dell’auspicata riforma della Rc auto della quale da tempo si parla e che dovrebbe basarsi su tariffe definite in base al grado di inquinamento dei veicoli, ma che sicuramente eliminerebbe una importante discriminazione che, attualmente, grava sulle tasche degli automobilisti che hanno la sola “colpa” di risiedere nelle zone a maggior rischio.

Stangata per banche e assicurazioni: 4 miliardi di tasse nella manovra

Sicuramente meno gradita a banche ed assicurazioni l’aumento delle tasse a loro carico che consentirà al Governo di recuperare oltre 4 miliardi di euro per finanziare in parte le spese previste dalla manovra. Dal punto di vista tecnico, il maggior gettito sarà garantito dalla stretta sulla deducibilità delle svalutazioni per quanto riguarda le banche e dall’aumento delle tasse sui premi per le assicurazioni.

Nel dettaglio, 3,3 miliardi di euro arriveranno dalle banche attraverso il rinvio degli sgravi su svalutazioni e perdite, il nuovo trattamento fiscale al quale sarà sottoposta la svalutazione dei crediti ed altri, non meglio precisati, “interventi fiscali”. Le assicurazioni, dal canto loro, dovranno “contribuire” per circa 900 milioni attraverso l’aumento sull'acconto di imposta dei premi assicurativi.

Bisognerà poi capire se la stangata che sta per abbattersi su banche ed assicurazioni sarà da queste riversata sui clienti attraverso l’aumento di tariffe e premi assicurativi. Intanto, una prima reazione l’hanno data i mercati che, nel primo giorno di contrattazioni dopo il varo della manovra, hanno punito i titoli delle principali banche ad assicurazioni che hanno chiuso la seduta in perdita.